Gli agriturismi del Veneto hanno registrato un’ottima stagione estiva, andando in controtendenza rispetto ad altre regioni italiane. Secondo i dati di Confagricoltura, le vacanze in mezzo alla natura sono state particolarmente apprezzate nel Nordest, con Venezia e Verona tra le mete preferite sia dagli italiani che dagli stranieri. Oltre il 50% delle presenze è stato registrato da turisti stranieri, a conferma del fascino internazionale della regione. Tuttavia, si è osservato un cambiamento nelle abitudini turistiche, con un aumento delle prenotazioni ma una riduzione dei periodi di permanenza.
Il settore agrituristico italiano conta più di 25.000 aziende, di cui l’84% situate in aree collinari e montane. In Veneto, secondo i dati del 2023, ci sono 1.641 agriturismi, con una capacità complessiva di circa 17.800 posti letto, tra camere, appartamenti e agricampeggi. Il settore è in espansione, con 34 nuove aperture solo lo scorso anno.
Analizzando le singole province, Vicenza ha beneficiato di un’alta affluenza di turisti dal Nord Europa, mentre settembre è previsto come il mese di punta per gli italiani, grazie alla Fiera dell’Oro. A Verona, invece, l’estate ha visto una significativa presenza di turisti stranieri, in particolare francesi, belgi e polacchi, mentre sono diminuite le presenze di austriaci e inglesi. Tedeschi e olandesi restano tra i principali visitatori, mantenendo stabili i dati relativi al flusso turistico.
Giulia Lovati Cottini, presidente di Agriturist Veneto, ha commentato: «Abbiamo notato un trend di soggiorni più brevi rispetto allo scorso anno, un fenomeno che era già evidente in primavera con il turismo last minute. Tuttavia, l’affluenza è stata buona, soprattutto da giugno ad agosto, quando le famiglie con bambini hanno cercato vacanze a contatto con la natura. Settembre, invece, è il mese delle coppie, che spesso optano per weekend lunghi in cerca di relax».