Il tema dello sviluppo sostenibile è costantemente al centro del dibattito politico ed economico. Dalla seconda metà del ‘900 scienziati e divulgatori raccontano dell’urgenza di consolidare pratiche e azioni che, dal semplice cittadino alle multinazionali, permettano al pianeta di continuare a essere un luogo ospitale per l’uomo.
Iniziative che, a parte i dibattiti a livello internazionale, hanno la necessità di un impatto diretto sul territorio. Ed è proprio il territorio la parola chiave che diversi attori hanno individuato per sensibilizzare cittadini, imprenditori e diversi stakeholder sui temi di uno sviluppo virtuoso, il quale è stato sin da subito il principale orizzonte di realtà come la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che come tutti gli enti analoghi eroga a beneficio delle realtà della provincia di Lucca risorse a favore della cultura, del Sociale, della formazione e dello sviluppo:
«Il principio delle nostre iniziative – spiega il presidente Marcello Bertocchini – è quello di sostenere progettualità che abbiano concretezza in termini di azione e ricaduta sulle comunità. Solo in questo modo la sostenibilità può trasformarsi da concetto astratto a esempio di pratica che alimenta una rete virtuosa di azioni in grado di coinvolgere sempre più attori sociali».
Una riflessione che è l’anima delle iniziative promosse dalla stessa Fondazione, come i bandi Sviluppo Sostenibile e Ricerca:
«Nel primo caso abbiamo finanziato associazioni, scuole, centri culturali e Comuni per progetti di tutela e valorizzazione ambientale, fino a interventi di riqualificazione urbana. Il bando Ricerca, invece, si è rivolto a Università e centri di ricerca, i quali hanno realizzato, tra i molti, anche studi e progetti che vanno dalla tutela della biodiversità al benessere psicofisico degli adolescenti».
Iniziative che chiariscono il peso di un costante impegno sul territorio, il quale, annualmente beneficia di contributi che sfiorano i 30 milioni di euro.
«Il lavoro della Fondazione – chiarisce Bertocchini – si svolge più in ambito locale che nazionale perché abbiamo l’obiettivo di promuovere il benessere delle nostre comunità, ma si tratta di un obiettivo raggiungibile solo facendo rete. Per questo dialoghiamo anche con le realtà del territorio per favorire ricerche sullo sviluppo sostenibile nei settori di punta della nostra provincia, dal cartario al nautico, dal lapideo al calzaturiero».
Ma non solo. Perché se è vero che le buone pratiche devono avere un impatto diretto sulla cittadinanza, è anche vero che il tutto può diventare un modello da raccontare al grande pubblico.
Non è un caso, a proposito, che assieme all’editrice Laterza, la Fondazione CRL abbia promosso il Pianeta Terra Festival, la cui terza edizione è in programma a Lucca del 3 al 6 ottobre:
«Le comunità naturali: questo il tema centrale della terza edizione, che vedrà protagonisti anche i concetti di cooperazione e condivisione, a voler sottolineare lo spirito della nostra mission».
Incontri, dialoghi, lezioni e spettacoli animeranno palazzi storici e luoghi suggestivi del capoluogo toscano, pronto ad accogliere scienziati, antropologi, scrittori e artisti, sotto la direzione di Stefano Mancuso, che sottolinea:
«In barba al senso comune che vede nella competizione il motore di una comunità per far fronte alla scarsità di risorse disponibili è il mutuo appoggio il sistema più efficiente per garantire la sopravvivenza di tutti».
