Vini, la Doc Emilia Romagna ha sostituito la Doc Pignoletto

Per le uve delle province di Bologna, Modena e Ravenna, ma si potranno smaltire con la vecchia denominazione le scorte di prodotti del 2023 e precedenti

vino

La Doc Emilia Romagna è realtà, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il ritiro della richiesta di registrazione della previgente Doc Pignoletto.

All’art. 3 vengono indicate le zone di produzione delle uve (e relativi comuni) per le sole provincie amministrative di Bologna, Modena e Ravenna. Sarà però consentito lo smaltimento delle scorte dei prodotti detenuti con la denominazione “Pignoletto Doc” ottenuti dalla vendemmia 2023 e precedenti, in quanto la disposizione consente di fatto il proseguimento delle normali operazioni di cantina (elaborazione, imbottigliamento, etichettatura e commercializzazione) dei vini secondo il previgente disciplinare di produzione della Doc Pignoletto. Inoltre, l’attuale disciplinare di produzione registrato presso la Ue non prevede la presenza delle sottozone “Colli di Imola”, “Modena” e “Reno”.

È stata inviata al Masaf – informa Michael Ieranò per Agrimpresa – una proposta di modifica del disciplinare per il ripristino delle sottozone citate, cosı̀ come erano previste nel vecchio disciplinare della Doc Pignoletto, ma in considerazione dei tempi tecnici dell’iter di modifica, questa potrà essere operativa solo dalla vendemmia 2025″.

Da qui l’importanza di mantenere una tracciabilità documentale della specifica sottozona sul registro dematerializzato, nel campo “codice partita”.

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