Una volta doveva accadere. Ed è accaduto: la filiale inglese della Heinz, multinazionale delle salse, ha sfornato un barattolo di spaghetti alla carbonara. No, non saranno scomunicati dalla associazione italiana degli chef; non si partirà con le truppe contro gli odiati abitanti d’Albione. No! Per un fatto semplicissimo: sono buonissimi. Ancora sono come il Santo Graal, praticamente introvabili ma da qui a qualche giorno, la Heinz produce per vendere, saranno disponibili anche in Italia.
Gli assaggiatori saranno stati un po’ propensi a dare il loro parere favorevole a prescindere? Chissà! Di certo la confezione dovrà superare il vaglio del mercato. Intanto il prezzo, però: con un paio di euro si può avere una confezione di spaghetti alla carbonara belli fumanti. Un primo punto a favore della multinazionale.
Poi siccome la Heinz è la quinta multinazionale del cibo, non hanno fatto le cose a caso. E d’altra parte pare che l’invenzione della carbonara sia da loggare a Rimini, nel 1944, quando un cuoco cucinò gli spaghetti con quanto aveva di scatolame, come il formaggio, forse il gruviera, la pancetta americana e altri ingredienti arrivati nella battigia romagnola al seguito delle jeep.
A proposito: il cuoco romagnolo non ci aveva messo l’uovo per il semplice fatto che non ne aveva e quindi giù, polvere di rosso d’uovo. Piacque agli americani, ai turisti, agli italiani, che si sono arrogati l’idea di essere i cultori unici del piatto. Chi non ha conosciuto le stucchevoli polemiche se si dovesse usare pancetta o guanciale? La Heinz metterà tutti d’accordo. Accadrà che ufficialmente tutti gli italiani si dimostreranno disgustati dalla nuova confezione ma tutti l’avranno in casa. Un piatto squisito, come dicono, a due euro, perché no?