Confartigianato: la montagna come habitat sostenibile per le imprese artigiane

Il nuovo numero di Spirito Artigiano esplora il futuro delle comunità montane italiane, sottolineando come le imprese artigiane possano giocare un ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile di queste aree, coniugando tradizione e innovazione.

Le montagne italiane rappresentano un territorio con un potenziale unico per costruire un futuro sostenibile, dove tradizione e innovazione si incontrano per promuovere la crescita economica e sociale. Il nuovo numero di Spirito Artigiano, la rivista di Confartigianato, approfondisce questo tema, partendo dalle riflessioni della Fondazione Germozzi sull’importanza delle imprese artigiane nelle comunità montane. Queste imprese, profondamente radicate nei piccoli centri, non solo sostengono l’economia locale, ma contribuiscono anche a mantenere vive le comunità, contrastando lo spopolamento e il declino dei servizi essenziali.

Le sfide delle ‘terre alte’

A cinque anni dal Manifesto di Camaldoli, le sfide poste dai cambiamenti climatici e da una nuova legislazione specifica sulla montagna richiedono una visione lungimirante. Marco Marchetti, docente di Pianificazione Forestale all’Università La Sapienza di Roma, evidenzia l’urgenza di un modello di governance che combini tradizione e innovazione, promuovendo la cooperazione tra comunità locali, imprese e istituzioni. La gestione sostenibile delle risorse naturali, come il legno, è fondamentale per rilanciare le filiere forestali e tutelare la biodiversità e i suoli montani.

Andrea Membretti, sociologo del territorio all’Università di Pavia, parla del fenomeno del ripopolamento delle montagne, dopo anni di spopolamento a favore delle grandi città. Le montagne italiane stanno diventando attrattive per nuove categorie di abitanti, grazie a tendenze globali come la digitalizzazione e il cambiamento climatico, che spingono sempre più giovani e migranti verso le terre alte. Il modello della “metromontagna” emerge come un’alternativa allo sviluppo urbano, proponendo una connessione equilibrata tra montagne e città.

Innovazione e artigianato

Il ruolo del design nell’artigianato montano è esplorato da Aldo Faleri, docente al Politecnico di Milano, che illustra l’ALPI DESIGN AWARDS, un premio internazionale che unisce innovazione e tradizione artigianale. Questo approccio mira a valorizzare le competenze tradizionali combinandole con tecnologie moderne, rilanciando l’artigianato italiano e creando nuove opportunità per i giovani creativi.

Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, sottolinea l’importanza delle imprese artigiane nelle aree montane per lo sviluppo economico e la resilienza delle comunità locali. Nonostante le sfide, come le infrastrutture inadeguate e i rischi climatici, l’artigianato montano è un pilastro dell’economia, contribuendo significativamente all’occupazione e alla crescita.

Sostenibilità e identità montana

Il legame tra tradizione e innovazione si riflette anche nella storia di Jannik Sinner, giovane campione del tennis mondiale, originario della Val Fiscalina. Valentina Boschetto Doorly racconta come l’ambiente montano abbia influenzato la sua crescita, evidenziando l’impegno comunitario della valle nel mantenere viva la sua identità attraverso scelte sostenibili e una collaborazione solidale.

Valentina Colleselli, Direttrice della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, esplora l’evoluzione del turismo montano, sottolineando il passaggio da un turismo invernale a uno estivo, sempre più esperienziale e sostenibile. Questo nuovo approccio promuove pratiche sportive innovative e il ruolo cruciale delle guide alpine.

Infine, Roberta Corbò, responsabile Patrimoni territoriali, Comunità locali e turismo di Confartigianato, mette in luce l’impatto del cambiamento climatico sulle zone montane e l’importanza di una presenza umana attiva e responsabile. Corbò richiama il ruolo di Confartigianato nel tracciare un percorso di sviluppo sostenibile per le aree montane, attraverso il progetto ‘Montagna Futura’.

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