Se ne sentiva la necessità per tantissimi motivi, soprattutto per il grande richiamo che esercita Venezia nel mondo della crocieristica. La scelta si era appuntata su Fusina che si trova nella gronda lagunare, e quindi con il massimo rispetto dell’ambiente e degli equilibri. La infrastruttura riuscirà a garantire la presenza di due navi contemporaneamente.
L’Ansa fa sapere che la prima nave in arrivo sarà la Silver Ray, nuova ammiraglia della compagnia Silversea Cruises, che arriverà la mattina del 5 settembre ripartendo per il suo itinerario la sera, rifornita di tutto quanto necessario e ospitando i nuovi passeggeri imbarcati direttamente a Fusina.
Sono stati necessari ben cinque milioni di investimento per realizzare l’opera che ha avuto il supporto, tra gli altri, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale.
Sempre l’Ansa racconta che “la struttura si estende su un piano, per una superficie totale di 3.000 metri quadrati per la movimentazione di 400 passeggeri all’ora, in uno spazio climatizzato e attrezzato con 450 sedute, 5 desk per il check-in, servizi igienici e soluzioni per famiglie e passeggeri a ridotta mobilità, aree dedicate all’operatività delle istituzioni e forze dell’ordine, infermeria e un’area esterna per i parcheggi di taxi, bus e Ncc.
Il modello di approdi diffusi a Venezia oggi può contare anche sugli ormeggi temporanei a Porto Marghera (banchine Liguria e Lombardia), e sugli accosti a San Basilio e della Marittima, solo per le navi fino a 25mila tonnellate di stazza. Sono due le banchine servite da terminal per navi rispettivamente fino a 210 e 250 metri di lunghezza, durante tutta la stagione come specifica l’Ansa, che aggiunge: “Il traffico crociere a Venezia per il 2024 si stima potrà crescere del 9% per passeggeri, raggiungendo 540.000 crocieristi rispetto ai 497.000 registrati nel 2023. Sul fronte degli approdi, le compagnie quest’anno garantiranno circa 240 toccate, di cui il 95% in modalità “Home Port”.