Il tempo è scaduto per migliaia di lavoratori della sanità privata e delle RSA, i cui contratti, regolati dagli accordi AIOP-ARIS Sanità privata (scaduto da oltre 6 anni) e AIOP RSA-ARIS RSA (scaduto da più di 12 anni), sono ormai obsoleti. In Toscana, circa 5.000 professionisti operano in oltre quaranta strutture private distribuite in tutta la regione, tutti coinvolti in una battaglia sindacale nazionale promossa da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, una vertenza che interessa circa 100.000 lavoratori in tutto il Paese.

“I lavoratori sono privati della possibilità di firmare un nuovo contratto nazionale che permetterebbe di rivalutare le retribuzioni, gravemente intaccate negli ultimi anni dalla crescente inflazione”, affermano Alessia Bandinelli e Elena Pagni di Fp-Cgil Firenze, Andrea Nerini e Filippo Serlupi di Cisl-Fp Firenze-Prato, e Fabrizio Grassi e Sauro Bellini di Uil-Fpl Firenze.

Le imprese del settore hanno finora ignorato le legittime richieste di adeguamento salariale, spingendo i sindacati a proclamare uno sciopero nazionale per il 23 settembre. In preparazione di questa mobilitazione, Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno organizzato una serie di presidi informativi tra il 2 e il 6 settembre nelle principali strutture sanitarie private della provincia di Firenze, per sensibilizzare cittadini, pazienti e familiari sulle ragioni di questa protesta.

Ecco il calendario dei presidi programmati:

• Lunedì 2 settembre: Presidio presso la Struttura Fondazione Don Carlo Gnocchi I.R.C.C.S. a Firenze (via di Scandicci 269), dalle 12 alle 14.
• Martedì 3 settembre: Presidio presso la Struttura Valdisieve Hospital Pelago, dalle 13 alle 15.
• Mercoledì 4 settembre: Presidio presso la Struttura Villa Delle Terme Falciani, dalle 13 alle 15.
• Giovedì 5 settembre: Presidio presso la Struttura IFCA “Ulivella e Glicini” Firenze, dalle 13 alle 15.
• Venerdì 6 settembre: Presidio presso la Struttura Maria Teresa Hospital Firenze, dalle 13 alle 15.

“I lavoratori della sanità privata meritano il giusto riconoscimento delle loro competenze e diritti attraverso un contratto che restituisca dignità, diritti e un salario adeguato” concludono i rappresentanti sindacali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.