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Bolzano: inaugurati due nuovi edifici al Noi Techpark

Il Noi Techpark di Bolzano si espande con due nuovi edifici dedicati a laboratori, aziende innovative e alla nuova facoltà di ingegneria dell'Università di Bolzano

Sono stati inaugurati al Noi Techpark di Bolzano due nuovi edifici, che segnano un’importante tappa nell’ampliamento del polo tecnologico altoatesino. Con una superficie complessiva di oltre 15.000 metri quadrati, i nuovi spazi ospiteranno laboratori specializzati, aziende innovative e la mensa della nuova facoltà di ingegneria della Libera Università di Bolzano, il cui avvio è previsto nelle prossime settimane.

Ogni edificio di questa nuova espansione ha un focus tematico ben definito. L’edificio D2 si concentrerà su ricerca e sviluppo nel settore Food & Health, mentre l’edificio D3 sarà dedicato all’innovazione nelle tecnologie Green. Questa inaugurazione segna la conclusione della seconda fase di costruzione del Noi Techpark, che copre circa il 40% dell’intera area di Bolzano.

Il Presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha sottolineato durante la conferenza stampa l’importanza di questo sviluppo, annunciando che i fondi per la terza fase di costruzione sono già stati inseriti nel bilancio provinciale. “Continueremo a scrivere la storia di successo del Noi,” ha affermato Kompatscher, evidenziando il ruolo cruciale del Techpark nella crescita economica e tecnologica della regione.

Il 2024 si preannuncia come un anno di crescita significativa per il quartiere dell’innovazione dell’Alto Adige. Entro la fine dell’anno, il numero di persone che lavoreranno al Noi Techpark raddoppierà grazie all’arrivo di nuove aziende come Wolftank Dgm, Zirkonzahn e Techne, oltre all’espansione di imprese già presenti come Vorn Bioenergy Italia. Inoltre, il Techpark vedrà l’integrazione del corpo docente della nuova facoltà di ingegneria, oltre a ricercatori e studenti.

La presidente del Noi Techpark, Helga Thaler Ausserhofer, ha illustrato i dettagli del finanziamento del progetto, che ha un valore complessivo di 39 milioni di euro. La progettazione e la costruzione sono state sostenute per il 16% dalla Provincia, per il 33% da fondi propri e per il 51% da un finanziamento dell’istituto Cassa Depositi e Prestiti.

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