Le macchine vendemmiatrici rompono il tabù della raccolta manuale nel Collio

Nella regione vitivinicola famosa per le sue pendici impervie, la vendemmia meccanizzata sta guadagnando terreno

La vendemmia automatizzata è una pratica consolidata nelle aree pianeggianti, ma nel Collio, caratterizzato da terreni scoscesi, asimmetrie e terrazzamenti, la raccolta delle uve è sempre stata affidata alle mani esperte dei viticoltori. Tuttavia, l’introduzione di macchine vendemmiatrici dotate di bracci meccanici sospesi ha iniziato a cambiare le regole del gioco, permettendo di lavorare anche tra i filari più stretti e in pendenza.

David Buzzinelli, presidente del Consorzio Collio, sottolinea i vantaggi della vendemmia meccanica nell’intervista concessa alla Rai: “Questa tecnologia ci consente di operare con rapidità e nelle ore più fresche del mattino, raccogliendo ogni varietà di uva nel momento ottimale di maturazione. Inoltre, in caso di grappoli danneggiati dalla grandine, la macchina è in grado di selezionare e raccogliere solo i chicchi non danneggiati, poiché quelli danneggiati non hanno il peso sufficiente per essere trattenuti.”

Elia Muzic, viticoltore della regione, aggiunge che l’uso delle macchine riduce i tempi di ossidazione durante la raccolta, un fattore cruciale per mantenere la qualità del vino. Grazie a queste tecnologie, il Collio può continuare a produrre vini di eccellenza, affrontando al contempo la sfida della carenza di manodopera.

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