Non ci crederete, ma è la realtà: nella moderna Torino, cuore del Piemonte civile, si sta assistendo a un’inquietante regressione nelle aziende sanitarie e ospedaliere del territorio. L’atmosfera che si respira ricorda un’epoca lontana, quella in cui i “baroni” della sanità dettavano legge e il personale era trattato come mera forza lavoro da piegare al volere dei potenti. La situazione sembra riportarci indietro di oltre cinquant’anni, quando chiunque osasse reclamare i propri diritti era soggetto a pesanti minacce, fino al rischio di licenziamento. Eppure, sorprendentemente, tutto questo accade ancora oggi, nel 2024, nella tanto civile Torino.
I fatti che inquietano
Di recente, l’organizzazione sindacale FSI-USAE ha avviato due battaglie legali per il recupero dei buoni pasto e il riconoscimento della piena retribuzione durante i periodi di ferie. Queste rivendicazioni, già supportate da numerosi provvedimenti e persino dalla Corte di Cassazione, sembrano però aver scatenato reazioni preoccupanti. Dopo che lo studio legale del sindacato ha inviato alle aziende gli atti preliminari delle vertenze, alcune società dell’area torinese hanno convocato singolarmente i dipendenti coinvolti, esercitando pressioni sottili ma efficaci affinché rinunciassero alle loro richieste. Secondo quanto riportato da alcuni associati e simpatizzanti del sindacato, la paura generata da queste minacce ha spinto diversi lavoratori a ritirarsi dalle iniziative.
Il segretario generale nazionale di FSI-USAE, Adamo Bonazzi, ha espresso forte preoccupazione in merito, dichiarando:
“Il comportamento di alcune aziende torinesi è inaccettabile. Che nel 2024 si possano verificare episodi del genere è sconfortante, ma la nostra organizzazione non si lascerà intimidire. Queste azioni, che ricordano vagamente pratiche mafiose e che potrebbero meritare l’attenzione delle procure, rappresentano un evidente tentativo di minare l’attività sindacale, configurandosi come comportamenti chiaramente antisindacali. Non resteremo a guardare: prenderemo le necessarie contromisure. È evidente che chi agisce in questo modo ha qualcosa da nascondere, e noi faremo di tutto per portare alla luce queste irregolarità”.