Il nuovo commissario alla Peste suina africana (Psa), Giovanni Filippini, sta preparando un’ordinanza per cercare di arginare la diffusione del virus in Italia. Attualmente, ha detto, sono presenti 22 focolai – oltre ad alcuni casi isolati – in tre regioni: Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Il nuovo commissario ha parlato della velocità con cui si diffonde la Psa tra suini e cinghiali. Spiegando come, in base agli studi effettuati, il virus possa resistere al di fuori degli organismi animali, per esempio attaccato alla suola di una scarpa, anche per due settimane.
Da qui la decisione, nelle aree dei focolai, del blocco di movimentazione degli animali (con le sole deroghe per la macellazione), ma anche per i mezzi e per il personale degli allevamenti e delle aziende agricole.
Il commissario alla Psa ha anche dato disposizioni per vietare gli assembramenti tra gli allevatori nelle regioni dell’emergenza sanitaria. Altro tema è quello dell’implementazione delle barriere per evitare che gli animali negli allevamenti (soprattutto in quelli allo stato brado e semibrado) possano essere contaminati dal virus.
Quanto all’abbattimento di cinghiali, restano al momento le quote, per regione, contenute nel piano predisposto dal predecessore, Caputo.
La Psa non si attacca all’uomo, ma costringe all’abbattimento degli animali, con il conseguente blocco delle esportazioni anche dei prodotti lavorati, provocando un grave danno per tutta la filiera alimentare.