Il settore dell’edilizia a Treviso continua a vivere una fase critica, come evidenziato dai numeri presentati dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Veneto. Nonostante timidi segnali di ripresa, il comparto fatica a invertire la rotta, con nuove sfide all’orizzonte che complicano ulteriormente la situazione. Tra i principali fattori di difficoltà, si segnalano le conseguenze del Superbonus, le novità introdotte dal recente “pacchetto casa” del Governo, l’introduzione della “patente a punti” per la valutazione della sicurezza nei cantieri e le scadenze imposte dall’Unione Europea per la riqualificazione energetica degli edifici entro il 2030.
Queste scadenze stanno mettendo sotto pressione un settore che da anni affronta problemi strutturali, come la contrazione del credito e la difficoltà di reperire manodopera qualificata. Secondo i dati di Confindustria, nel 2024 il credito nel settore delle costruzioni ha subito un calo del 14,3% rispetto al 2023, e addirittura del 33,7% rispetto al 2020. Sul fronte occupazionale, la situazione non è meno preoccupante: delle 6.490 posizioni lavorative richieste nel settore, ben 4.627 sono risultate difficili da coprire, con quasi la metà delle posizioni vacanti a causa della mancanza di candidati.
Anche il numero delle imprese artigiane attive nelle costruzioni continua a calare. Al 30 giugno 2024, si registravano 8.689 imprese artigiane nella Marca Trevigiana, che rappresentano il 75,8% del totale delle imprese del comparto. Nonostante un leggero aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente, il numero delle imprese è in calo del 18,2% rispetto al 2010. Dal punto di vista occupazionale, nel 2023 si contavano 17.208 addetti, con un calo dell’1,1% rispetto al 2022.
Le dinamiche imprenditoriali mostrano anche una trasformazione nella struttura societaria: le società di capitali sono quasi raddoppiate dal 2010, passando da 462 a 911, mentre le società di persone e le ditte individuali sono diminuite significativamente, riflettendo un cambiamento nelle modalità di fare impresa nel settore.
Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, ha espresso preoccupazione per l’impatto delle normative e delle scadenze amministrative sul comparto, già afflitto da un mercato in trasformazione. Secondo Bernardi, il settore dell’edilizia deve affrontare una crescente richiesta di spazi abitativi più piccoli e tecnologicamente avanzati, in linea con le nuove esigenze delle giovani famiglie e delle nuove generazioni. Confartigianato è già al lavoro per supportare le imprese nell’adattarsi a questi cambiamenti, proponendo soluzioni innovative per intercettare i nuovi gusti del mercato.