Le prospettive per la raccolta delle olive nell’Alto Garda sono molto positive a circa due mesi dall’inizio. Grazie a condizioni climatiche favorevoli e alla limitata diffusione di mosca olearia e cimice asiatica, si prevede una produzione record. Se il bel tempo persisterà, si potrebbe arrivare a raccogliere fino a 25.000 quintali di olive.
La cooperativa agraria Riva del Garda, guidata da Massimo Fia e Giorgio Planchenstainer, è fiduciosa di raggiungere una produzione di 12-13.000 quintali solo nel loro frantoio, rispetto agli 8.000 quintali dell’anno scorso. Nell’intera zona dell’Alto Garda, la produzione potrebbe toccare i 20-25.000 quintali, il che rappresenterebbe una “bella stagione” per l’olivicoltura locale.
L’inizio della stagione, con aprile e maggio piovosi e freschi, è stato ideale per la legagione dell’olivo. La varietà predominante è la Casaliva, una pianta autoctona coltivata da oltre 2.000 anni su 500 ettari di uliveti, che rappresentano un pilastro dell’economia locale.
Il successo della stagione è stato sostenuto anche dall’uso di un sistema di irrigazione sotterranea automatizzato e dai controlli rigorosi dei tecnici della cooperativa, in collaborazione con la Fondazione Mach. Ora, l’attenzione è rivolta al meteo: se continuerà a essere favorevole fino a novembre, si potrà effettuare una raccolta ottimale, fondamentale per garantire una produzione di alta qualità.