L’Assessore Regionale dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, ha smentito categoricamente le voci circolanti riguardo un presunto blocco della movimentazione dei bovini in alcune aree della Sardegna. Queste affermazioni sono state definite “allarmismi immotivati” dall’Assessore, il quale ha chiarito che non vi è alcuna disposizione ufficiale in tal senso.
Il tema è legato alla diffusione della “lingua blu”, una malattia che sta interessando non solo la Sardegna ma anche altre regioni italiane come Piemonte, Liguria, Lombardia, Calabria e Sicilia. Nonostante la presenza di focolai in diverse zone della regione, Satta ha ribadito che non è stato imposto alcun blocco alla movimentazione del bestiame, neppure nelle aree colpite.
Le uniche misure introdotte riguardano protocolli di mitigazione del rischio. Queste norme, decise a livello nazionale, prevedono controlli e precauzioni per garantire la sicurezza sanitaria. I capi bovini e ovicaprini situati entro un raggio di 20 km dai focolai devono essere sottoposti a test PCR e trattati con repellenti per insetti prima della movimentazione.
Satta ha anche sottolineato che queste misure consentono comunque la movimentazione degli animali, seppur con controlli rigorosi, riducendo il rischio di diffusione della malattia. L’Assessore ha invitato tutte le parti coinvolte a mantenere un atteggiamento costruttivo, evitando di diffondere informazioni fuorvianti che potrebbero generare panico.
In conclusione, Satta ha ribadito che non esiste alcun blocco specifico per la Sardegna, e che la situazione attuale è ben diversa da quella del passato, dove invece si era reso necessario adottare restrizioni più severe per contenere la diffusione della “lingua blu”.