Il commercio in Trentino Alto Adige, in particolare quello all’ingrosso e al dettaglio, mostra segni di resistenza e ottimismo, nonostante alcune flessioni in specifiche aree. Secondo l’ultima rilevazione estiva del Barometro dell’economia, condotta dall’Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, il clima di fiducia tra grossisti e dettaglianti si mantiene alto.
Un aspetto interessante emerge dal settore dell’abbigliamento, dove si registra una forte variabilità. Mentre un terzo degli operatori prevede risultati positivi, un quarto esprime preoccupazioni riguardo a una redditività insufficiente. Questo contrasto evidenzia l’incertezza presente in alcune aree del mercato, contrapposta alla stabilità osservata in altri settori.
Nel dettaglio, più del 90% delle imprese del commercio al dettaglio guarda con ottimismo all’anno 2024, sostenuto da tendenze positive nei supermercati, minimercati e grandi magazzini, dove i fatturati continuano a crescere. Tuttavia, le vendite di arredamento, commercio ambulante e abbigliamento affrontano una situazione più critica: oltre a un aumento marcato dei costi, gli operatori manifestano preoccupazioni riguardo all’andamento delle vendite.
Un altro settore che mostra segni di difficoltà è quello della riparazione e del commercio di veicoli. Nonostante l’88% delle imprese segnalino prospettive di redditività soddisfacenti, attribuite anche all’aumento dei prezzi di vendita, persistono problemi legati al ristagno dei fatturati e a un deterioramento della competizione. Le aziende si trovano quindi a dover affrontare una situazione complessa e sfidante.
Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio di Bolzano, sottolinea come il settore rappresenti un pilastro fondamentale per l’economia locale, grazie alla sua eccellente qualità del servizio e alla varietà dell’offerta disponibile. Questi elementi non solo arricchiscono l’esperienza dei cittadini altoatesini, ma costituiscono anche un richiamo per i visitatori.