La manifattura veneta nel secondo trimestre 2024: stabilità e segnali contraddittori

La situazione della manifattura veneta nel secondo trimestre del 2024 si presenta con toni prevalentemente stagnanti, registrando una lieve flessione dello 0,5%. Queste rilevazioni sono frutto dell’analisi effettuata da VenetoCongiuntura, condotta da Unioncamere Veneto su un campione di oltre 2.100 imprese con almeno 10 dipendenti, che rappresentano una forza lavoro complessiva di oltre 112.000 lavoratori. I dati mettono in risalto come il settore rimanga in linea con le performance già osservate nei primi mesi dell’anno.

A influenzare negativamente il mercato interno sono i conflitti in corso nelle regioni dell’est e del Medio Oriente, unitamente a una persistente mancanza di liquidità che blocca i consumi. Tuttavia, al di fuori di queste dinamiche interne, si evidenziano segnali di miglioramento dalla domanda estera, che mostra un incremento pari all’1,9% rispetto al primo trimestre e nelle aspettative per i mesi estivi.

Analizzando i dati produttivi, si nota un incremento marginale nella produzione di beni di consumo indispensabili (+0,4%). Al contempo, i beni di investimento hanno registrato un calo dello 0,5%, e la contrazione più significativa ha colpito i beni intermedi, scendendo del 3,1%. A livello settoriale, si osservano tendenze differenti, evidenziando una crescita nel comparto alimentare e bevande (+4%), nella gomma e plastica (+3,3%) e nella carta e stampa (+2,7%). La produzione nel settore del legno e dei mobili è aumentata in modo più moderato (+0,4%).

Le difficoltà però sono ben evidenti in alcuni settori chiave. La filiera della moda, che include abbigliamento, calzature e pelletteria, ha subito un netto calo del 5,9%, in parte a causa di un rallentamento della domanda interna, che è diminuita del 7,2% negli ordini interni. Anche il comparto dei mezzi di trasporto ha vissuto un decline del 5,7%, penalizzato dalle incertezze legate alla transizione energetica, che ostacolano il rinnovo del parco auto. Infine, l’industria dei metalli ha registrato un calo del 4,3%.

Per di più, le macchine e gli apparecchi meccanici mostrano variazioni della produzione meno negative (-1,4%), mentre il settore del marmo, vetro e ceramica si è mantenuto sostanzialmente stabile con una variazione minima (-0,2%).

Articoli correlati

L’azienda trevigiana colpita da una cyber gang internazionale, chiesto un riscatto rifiutato dai titolari...
Protestano i lavoratori: 45 posti a rischio, i sindacati chiedono soluzioni alternative...
Il gruppo della moda e del lusso registra una flessione nei ricavi, ma investe in...

Altre notizie

Altre notizie