La Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia ha adottato una circolare esplicativa e allegati tecnici per supportare i comuni nell’adeguamento del Piano regolatore generale comunale (Prgc) al Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra). La decisione è stata presa su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, e mira a garantire un’applicazione omogenea delle regole del Pgra su tutto il territorio regionale.
Gli allegati tecnici includono indicazioni dettagliate per la fase di adeguamento degli strumenti urbanistici, comprese le procedure per calcolare il rischio specifico associato a ciascuna particella catastale. Questo calcolo sarà effettuato utilizzando il software Herolite, sviluppato dall’Autorità di bacino delle Alpi Orientali, e applicato anche in assenza di progetti specifici, considerando solo la potenzialità urbanistica delle aree.
L’obiettivo è minimizzare la discrezionalità nelle decisioni sull’uso del suolo, uniformando le procedure di gestione del rischio alluvioni. La normativa prevede infatti l’integrazione delle “sottozone” dei Prgc con le classi di uso del suolo dei Pgra, facilitando la categorizzazione del rischio per ogni zona urbanistica.
La procedura di adeguamento è stata definita come una Variante di adeguamento al Piano di gestione del rischio alluvioni, come stabilito dalla Legge regionale 2 del 2024. Per facilitare questo processo, la Direzione centrale Infrastrutture e territorio ha stanziato risorse aggiuntive per 110.000 euro per il 2024 e il 2025, destinati a sostenere i comuni nell’implementazione delle nuove misure.
L’iniziativa coinvolge anche la Direzione centrale difesa dell’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile, e la Comunità di montagna della Carnia, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato e integrato nella gestione del rischio ambientale. Questo sforzo congiunto mira a migliorare la resilienza del territorio di fronte agli eventi alluvionali, proteggendo così i cittadini e le infrastrutture.