ISPRA lancia il progetto per rimuovere le reti fantasma dai mari italiani.

Le reti fantasma rappresentano una delle minacce più insidiose per gli ecosistemi marini. Abbandonate o perse durante le attività di pesca, queste reti continuano a catturare pesci e altre specie marine, danneggiando gravemente l’ambiente. L’ISPRA, nell’ambito del progetto MER finanziato dal PNRR, ha avviato un’importante iniziativa per ripulire le acque italiane da queste attrezzature in 20 siti lungo le coste di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Puglia, Marche, Emilia-Romagna e Veneto.

Secondo i dati raccolti dall’ISPRA, l’86,5% dei rifiuti marini è legato alle attività di pesca e acquacoltura, con il 94% rappresentato da reti abbandonate. Queste “Ghost Nets” sono estremamente pericolose: le praterie di Posidonia oceanica vengono danneggiate dal loro ombreggiamento e dall’abrasione meccanica del fondale, che uccide e strappa le piante. Le specie animali soffrono, intrappolate senza possibilità di fuga, morendo per fame, infezioni e lacerazioni. Le reti fantasma catturano circa il 5% del pesce commerciabile a livello mondiale.

Oltre ai danni diretti alla fauna e alla flora, le reti rappresentano una grave fonte di inquinamento. Realizzate oggi principalmente in fibra sintetica, derivata dalla plastica, impiegano centinaia di anni per decomporsi. Contribuiscono all’inquinamento da microplastiche, che vengono ingerite dagli organismi marini e possono entrare nella catena alimentare umana.

Per contrastare questa minaccia, ISPRA ha avviato le attività di monitoraggio per identificare i siti critici dove le reti devono essere rimosse. Il progetto coinvolge subacquei altamente specializzati e robot sottomarini filoguidati (ROV) con braccia meccaniche per tagliare e rimuovere le reti a profondità superiori ai 40 metri. L’intervento sarà meticoloso e preciso, simile al restauro di un dipinto, per minimizzare i danni e massimizzare il riciclo della plastica recuperata.

Il piano prevede un’azione integrata che durerà fino al 30 giugno 2026, includendo la rimozione, raccolta, trasporto, smaltimento e riciclo delle reti fantasma. Questo progetto è fondamentale per ripristinare la biodiversità marina e garantire mari più puliti e sostenibili. La procedura coinvolge esperti per assicurare che ogni fase sia eseguita nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza.

In conclusione, l’iniziativa di ISPRA rappresenta un passo cruciale verso la protezione degli ecosistemi marini italiani. La lotta contro le reti fantasma è essenziale per salvaguardare flora e fauna, ridurre l’inquinamento marino e promuovere la sostenibilità ambientale. Con il contributo del PNRR, il progetto MER potrà fare la differenza nel garantire un futuro più sano per i nostri mari.

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