Riccardo Tarantoli, originario di Firenze, è stato eletto presidente del Sindacato Italiano Locali da Ballo (Silb) Confcommercio Toscana, l’associazione di categoria di riferimento per i locali da ballo nella regione.
Proprietario di diversi locali notturni in Italia e Spagna, tra cui il celebre Red Garter di Firenze e Barcellona, Tarantoli è una figura di spicco nel settore del divertimento notturno. Da molti anni, oltre alla sua attività imprenditoriale, dedica il suo impegno al sindacato nelle file di Confcommercio, attualmente ricoprendo anche il ruolo di presidente interprovinciale di SILB Confcommercio Firenze-Arezzo e membro del consiglio direttivo nazionale Silb.
A supportare Tarantoli nella guida del sindacato regionale per i prossimi cinque anni ci saranno Alessandro Trolese (presidente Silb Pisa), Danilo Ceccarelli (presidente Silb Grosseto), Cinzia Guidi (presidente Silb Livorno), Emiliano Cerri (presidente Silb Lucca-Massa), Moreno Ianda (presidente Silb Pistoia-Prato) e Giovanni Burrini (presidente Silb Siena).
In Toscana, i locali da ballo professionali sono circa 150 e impiegano complessivamente oltre 16mila persone, inclusi stagionali e lavoratori dell’indotto. Questo settore, che coinvolge deejay, addetti alla sicurezza, cassieri, barman, addetti all’accoglienza e al guardaroba, artisti, PR e ballerini, genera un fatturato annuo stimato di almeno 500 milioni di euro.
Tra le priorità del mandato di Tarantoli alla guida del Silb Toscana, spicca la creazione di un codice etico del divertimento, volto a sensibilizzare sia i gestori che i clienti sui rischi legati agli eccessi. “Da anni – afferma Tarantoli – mi impegno con numerosi colleghi per promuovere il valore culturale e sociale della musica e del ballo, un linguaggio che avvicina i giovani e che è un motore significativo della nostra economia, oltre che dell’animazione dei territori. Dobbiamo preservare la ‘buona movida’ e possiamo farlo con la collaborazione delle istituzioni, delle forze dell’ordine e di molte realtà associative”.
“I nostri giovani – sottolinea Tarantoli – trovano anche nelle discoteche una risposta alla loro legittima esigenza di svago e convivialità. E come dico sempre, se divertirsi è un diritto, rispettare se stessi e gli altri è un dovere. Ecco perché è importante promuovere modalità corrette di divertimento, informando sulle conseguenze di comportamenti violenti, abuso di alcol e uso di droghe”.