Materie prime critiche: il Viceministro del MASE, Gava, annuncia semplificazioni e ruolo chiave di ISPRA

Il Governo Italiano e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sono impegnati a rilanciare il settore minerario nazionale attraverso una semplificazione degli iter autorizzativi per i progetti strategici. L’obiettivo è ridurre i tempi delle procedure a 18 mesi per le estrazioni e 10 mesi per il riciclo. Questa visione è stata espressa dal viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica, Vannia Gava, durante il Convegno “Materie prime critiche strategiche – Il ruolo di ISPRA alla luce del nuovo quadro normativo europeo per l’utilizzo sostenibile e circolare delle materie utili alla transizione ecologica e digitale“, promosso dall’ISPRA.

Decreto-legge sulle materie prime critiche
Il cuore della strategia del governo è il decreto-legge sulle materie prime critiche, che sarà ulteriormente rafforzato durante la fase di conversione. Questo decreto mira a rendere il processo di autorizzazione più veloce ed efficiente, riducendo la burocrazia e promuovendo investimenti nel settore minerario. L’ISPRA svolgerà un ruolo centrale in questo processo, avendo il compito di realizzare il piano minerario nazionale, un passo cruciale per garantire la sostenibilità e l’efficacia delle operazioni estrattive e di riciclo.

Il ruolo di ISPRA nella transizione ecologica e digitale
Durante il convegno, Gava ha sottolineato l’importanza del supporto dell’ISPRA nel contesto del nuovo quadro normativo europeo. L’ISPRA, con la sua esperienza e competenza, sarà fondamentale per garantire che le operazioni nel settore minerario rispettino gli standard di sostenibilità richiesti dalla transizione ecologica e digitale. L’istituto avrà il compito di supervisionare e implementare le migliori pratiche per un utilizzo sostenibile e circolare delle materie prime, contribuendo così alla sicurezza energetica e alla sostenibilità ambientale del Paese.

Impatto delle semplificazioni sulle imprese minerarie
Le semplificazioni promesse dal decreto-legge rappresentano un importante passo avanti per le imprese minerarie italiane. Riducendo i tempi burocratici, il governo intende attrarre nuovi investimenti e stimolare la crescita economica del settore. Questo approccio non solo faciliterà le operazioni esistenti, ma incoraggerà anche nuove iniziative imprenditoriali nel campo delle materie prime critiche, essenziali per il futuro energetico e tecnologico dell’Italia.

Conclusioni del convegno
Il convegno ha messo in luce l’importanza strategica delle materie prime critiche per la transizione ecologica e digitale. Il Viceministro Gava ha ribadito l’impegno del governo nel sostenere il settore minerario attraverso politiche mirate e un quadro normativo favorevole. La collaborazione tra il governo, il MASE e l’ISPRA sarà determinante per raggiungere questi obiettivi, garantendo un futuro sostenibile e prospero per il settore delle materie prime in Italia.

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