L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando profondamente diversi settori della nostra società, dall’informazione alle indagini investigative. Durante un incontro pubblico tenutosi il 12 luglio a Spoleto, presso Palazzo Due Mondi, nel contesto del Festival dei Due Mondi e organizzato dal SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) Umbria, sono stati esplorati vari aspetti di questa rivoluzione tecnologica. L’evento, moderato dalla giornalista Rosaria Parrilla, ha visto la partecipazione di Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni dell’Umbria, e Sonia Montegiove, giornalista ed esperta in informatica.
Il ruolo dell’IA nelle indagini investigative
Michela Sambuchi ha illustrato i vantaggi che l’IA può offrire alle indagini complesse. Grazie alla capacità di analizzare grandi quantità di dati, l’IA può accelerare significativamente i processi investigativi, riducendo il carico di lavoro umano in attività ripetitive e diminuendo i rischi di burnout tra gli operatori. “L’uso dell’IA consente di ottenere risultati significativi più rapidamente, prevenendo l’affaticamento psicologico derivante dall’esposizione prolungata a materiali disturbanti” ha spiegato Sambuchi.
L’esigenza di una normativa globale
Le relatrici hanno sottolineato la necessità di un quadro normativo internazionale per prevenire e reprimere comportamenti illegali a livello globale, garantendo la protezione di diritti fondamentali come il diritto d’autore, i diritti civili e la privacy.
Nuove leggi sulla Cybersecurity e sull’IA
Recentemente, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la legge numero 90 del 2024 sulla cybersecurity, mirata a rafforzare la sicurezza nazionale e a prevenire i reati informatici, ma che non affronta specificamente l’IA. In parallelo, l’Unione Europea ha varato l’AI Act, un regolamento che punta a tutelare i diritti fondamentali dei cittadini e a stimolare l’innovazione nel settore dell’intelligenza artificiale, esentando però i sistemi utilizzati per scopi militari e di ricerca.
I rischi dell’uso non etico dell’IA
L’IA, se utilizzata in modo non etico, può rappresentare una seria minaccia. “Non possiamo ignorare l’uso dell’IA per scopi criminali, come le frodi online sempre più sofisticate” ha avvertito Sambuchi. Questo include truffe tramite chiamate simulate o contenuti multimediali ingannevoli.
L’IA nel giornalismo: opportunità e sfide
Sonia Montegiove ha esplorato le opportunità che l’IA offre nel mondo del giornalismo, ma ha anche messo in guardia contro i rischi di disinformazione e problemi etici legati alla privacy e alla credibilità delle notizie. Durante l’evento, Giacomo Massari, segretario provinciale del SIAP Perugia, ha portato i saluti istituzionali, sottolineando l’importanza di questi temi per il futuro della nostra società.