In attesa dell’auspicata revisione della normativa nazionale sui saldi, il presidente di Confesercenti Umbria, Giuliano Granocchia, auspica che gli umbri spendano anche nei negozi di vicinato parte degli 80 milioni di euro che si stima sborseranno per gli sconti di fine stagione iniziati il 6 luglio.
Studi di settore, ricorda Confesercenti, indicano ancora un forte attaccamento a questo appuntamento, visto che circa il 55% dei consumatori hanno intenzione di compiere almeno un acquisto. Tuttavia, si invoca un ripensamento dello strumento, oramai circondato da “presaldi” e da un eccessivo numero di promozioni che ne sta diminuendo l’importanza. E’ chiaro che i nuovi strumenti online hanno modificato l’insieme degli strumenti sui quali l’attuale regolamentazione nulla può fare. Vittima di questa ennesima deregulation molto spesso è il piccolo commercio di prossimità.
Inoltre, se viene letta positivamente la partenza coordinata tra tutte le regioni, richiesta che era da tempo stata avanzata da Confesercenti nazionale, rimane troppo anticipata la data di avvio, trasformando quelle che dovrebbero essere vendite di fine stagione in un appuntamento che arriva quasi all’inizio della stagione stessa. Un fattore che rende sempre più ristretti i margini per i negozianti.
Confesercenti Umbria coglie ancora una volta l’occasione per invitare i cittadini umbri a fare i propri acquisti nei negozi di prossimità, realtà insostituibili per la qualità della vita delle città e dei territori, capaci di garantire un rapporto diretto tra commercianti e consumatori, così come serietà nella qualità dei prodotti offerti. E, cosa non secondaria, viene dato in tal modo pure un aiuto all’ambiente. “Come ebbi occasione di sottolineare anche in passato – commenta Giuliano Granocchia presidente Confesercenti Umbria – ribadisco che i negozi di prossimità sono veri e propri ‘presidi sociali’, capaci di garantire, soprattutto nei centri storici e nelle frazioni, un servizio ad una popolazione con tanti anziani e pochi giovani”.