Presidiato i punti di attingimento dei pozzi. Il Corpo Forestale Siciliano mobilitato nel Catanese per garantire la regolarità.

Vanno evitati gli emungimenti abusivi, l’uso di pozzi da parte di chi non ha le autorizzazioni. E la situazione della siccità in Sicilia è così grave che ora anche il Corpo Regionale Forestale effettuerà verifiche e presidi davanti ai pozzi A richiederli è stato il Consorzio di Bonifica 9 di Catania, per dare un supporto ai tecnici consortili nel controllo del territorio nella zona della traversa di Ponte Barca, a Paternò, nel Catanese, appunto. Lo scopo è verificare che i prelievi d’acqua corrispondano alla distribuzione oraria prevista e non si verifichino abusi né furti mediante l’impiego di pompe non autorizzate. I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane. Insomma, la situazione diventa sempre più complicata se si arriva anche ai presidi; inoltre il meteo non segnala nulla di buono dal momento che di pioggia ormai non se ne parla nemmeno. La Regione ha messo in campo tutto quello che aveva ed una organizzazione partita in grande ritardo che sta piano piano diventando un po’ più efficiente ma che ancora manca di prospettiva. A cominciare dai dissalatori: i tre regionali sono fermi e ancora la Regione è al punto dei preventivi per bandire i lavori di rimessa in funzione. E dire che proprio dai dissalatori può partire la risoluzione del problema: in Qatar, senza una goccia d’acqua piovana riescono ad avere quella potabile in abbondanza per una città di quasi cinque milioni di abitanti.

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