È in fase di sviluppo una pionieristica audiomappa digitale che cattura e preserva le varietà linguistiche walser parlate nelle comunità montane del Piemonte e della Valle d’Aosta. Questo progetto fa parte dell’iniziativa “AlpiLink – Lingue Alpine in Contatto” e coinvolge un team interuniversitario delle università di Torino e della Valle d’Aosta, con la supervisione dell’università di Verona, per mappare le lingue minoritarie del nord Italia.
Presentazione dei risultati iniziali
I risultati preliminari sono stati presentati durante il congresso “Minority Languages in European Societies”, organizzato dalle università del nord-ovest a Torino e Bard, con la partecipazione di rinomati linguisti internazionali. I ricercatori sono spinti dalla necessità di documentare e preservare queste lingue minoritarie, minacciate dalla crescente mobilità, dallo spopolamento delle aree montane e dal disinteresse delle nuove generazioni.
Un tesoro linguistico unico
Livio Gaeta, professore ordinario di Lingua Tedesca e referente del progetto AlpiLink per l’Università di Torino, sottolinea l’interesse scientifico di queste varietà linguistiche. “Le differenze tra le varietà linguistiche sviluppatesi da paese a paese, e talvolta persino da frazione a frazione, sono così marcate che spesso i parlanti di varietà diverse non si comprendono. Questo fenomeno, in un territorio così ristretto, rappresenta una rara e preziosa diversità linguistica”.
Coinvolgimento delle scuole
In Valle d’Aosta, il progetto AlpiLink ha visto il coinvolgimento delle scuole locali attraverso un progetto pilota con l’assessorato regionale all’istruzione. Tre classi dell’Institut Agricole Régional e del Liceo Classico Bilingue sono state coinvolte nel lavoro di crowd-sourcing per la banca dati AlpiLink, raccogliendo interviste con i parlanti di lingue minoritarie e partecipando a iniziative formative per valorizzare il francoprovenzale come patrimonio culturale immateriale.
Iniziative comunitarie per la salvaguardia della lingua
A Gressoney-Saint-Jean, con una popolazione residente di circa 800 persone, Luciana Favre e la docente in pensione Elide Squindo hanno creato dei corsi specifici e pubblicato la prima grammatica titsch, frutto della loro passione. Questo volume è stato pubblicato nel dicembre 2022 nella collana “Minoranze alpine” delle Edizioni dell’Orso.
Innovazioni tecnologiche al servizio della lingua
Nel marzo di quest’anno, è stato pubblicato un nuovo vocabolario titsch-italiano e italiano-titsch, realizzato da Livio Gaeta, Caterina Saracco ed Emanuele Cioffi, aggiornando l’edizione precedente di oltre 25 anni fa. I ricercatori sfruttano anche le nuove tecnologie: un software sviluppato in un progetto precedente funge da classificatore linguistico e archivio dati, disponibile sul sito www.cimalp.org, che consente la traduzione rapida delle parole nelle diverse varietà linguistiche.