Il futuro della Pubblica Amministrazione italiana: innovazione e semplificazione

Federico Sisti

Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), pari a 324 milioni di euro, e all’esperienza del Sistema Camerale, a partire da Infocamere, il sogno di ogni imprenditore e cittadino italiano sta per diventare realtà: un’unica interfaccia per la pubblica amministrazione, senza le complicazioni legate alla ricerca dei documenti e senza le discrepanze attualmente presenti tra diversi comuni. Questo ambizioso progetto, che prevede la realizzazione di un “Catalogo” – una nuova architettura digitale per la pubblica amministrazione resa possibile dall’innovazione tecnologica – deve essere completato e rendicontato entro giugno 2026 per rispettare i termini del PNRR.

Questo rappresenta un’inedita modernizzazione che mira a una significativa semplificazione burocratica, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità, standardizzare i processi e digitalizzare i moduli cartacei attraverso il Sistema Informatico degli Sportelli Unici (SSU). Non sorprende che molti considerino questa iniziativa una vera e propria rivoluzione per la pubblica amministrazione.

Un convegno su innovazione e semplificazione

Ieri mattina, durante il convegno “SSU – Semplificazione e standardizzazione degli Sportelli Unici“, organizzato da Infocamere, Unioncamere e l’Ente Camerale Umbro a Perugia presso la Sala Polivalente della Camera di Commercio dell’Umbria, sono stati illustrati i cambiamenti in arrivo. Numerosi rappresentanti dei comuni umbri e di altre amministrazioni pubbliche hanno partecipato all’evento.

Federico Sisti, segretario generale dell’Ente Camerale Umbro, ha inaugurato il convegno con i saluti istituzionali, mentre Daniele Monteforte di Infocamere ha presentato la relazione centrale sul “Catalogo del Sistema Informatico degli Sportelli Unici (SSU)“. Le domande dei partecipanti, specialmente dei dipendenti comunali, hanno evidenziato l’interesse per le nuove modalità operative di Suap (Sportello unico delle attività produttive) e Sue (Sportello unico dell’edilizia).

Come cambieranno le cose

Durante il convegno, sono stati presentati esempi concreti di come le cose cambieranno per Suap, Sue e altre amministrazioni pubbliche. Il “Catalogo” di Infocamere sarà una sorta di “porta” telematica di accesso a tutte le pratiche, che dovranno essere presentate secondo standard uniformi. Questo garantirà che le amministrazioni pubbliche non richiedano documenti diversi per la stessa pratica, favorendo la standardizzazione e l’interoperabilità. Ad esempio, non sarà più possibile che un’impresa debba presentare documenti differenti a comuni diversi. Se un comune non rispetterà gli standard del “Catalogo“, la piattaforma rifiuterà il documento.

L’interoperabilità aiuterà anche a superare problemi attuali, come la comunicazione dei decessi degli imprenditori alla Camera di Commercio, che oggi non avviene in modo uniforme.

Competitività e comodità: due facce della stessa medaglia

I vantaggi dell’interoperabilità sono molteplici, inclusa una maggiore competitività del Paese. La semplificazione burocratica del Sistema Informatico degli Sportelli Unici renderà l’Italia più attraente per i capitali esteri e le attività economiche, superando uno degli ostacoli principali che attualmente spingono le imprese straniere a evitare l’Italia come destinazione per i loro investimenti.

Cos’è il Suap

Lo Sportello Unico Attività Produttive (Suap) è un punto di accesso telematico per gli imprenditori, che permette di gestire tutte le pratiche amministrative legate alla loro attività, interfacciandosi con vari uffici comunali e altre amministrazioni pubbliche (Asl, Vigili del Fuoco, Arpa, Questura, Prefettura, Ministeri, ecc.). Le funzioni del Suap possono essere svolte dai singoli comuni, anche in forma associata, o delegate alle Camere di Commercio.

Attualmente, il Suap Camerale è attivo in 4.074 comuni, rappresentando oltre la metà dei comuni italiani (51,6%). Questa piattaforma, la più diffusa e completa a livello nazionale, offre risposte tempestive per l’avvio delle attività economiche.

I comuni capoluogo di provincia che utilizzano la piattaforma delle Camere di Commercio sono attualmente 53, con oltre un milione di pratiche (1.130.166) gestite nel 2023 tramite il Suap Camerale.

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