Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha annunciato l’uso di tutti gli strumenti disponibili contro il lavoro irregolare, sottolineando l’importanza della recente operazione congiunta tra il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questa operazione, svolta nelle province di Latina, L’Aquila, Torino, Cuneo, Rieti e Caltanissetta, ha visto la partecipazione di 690 Carabinieri e 550 Ispettori, totalizzando 1240 unità sul campo.
L’operazione ha ispezionato 310 aziende agricole, riscontrando irregolarità nel 66,45% dei casi. Su 2051 lavoratori controllati, 216 sono risultati completamente “in nero”, con una percentuale del 10,53%. Inoltre, quasi il 40% dei cittadini extracomunitari rintracciati lavorava in condizioni irregolari, con 308 lavoratori totalmente “in nero” e 22 privi di permesso di soggiorno.
Il Ministro Calderone ha evidenziato l’importanza di questa operazione, descrivendola come la più grande mai realizzata in un’unica giornata. Calderone ha dichiarato che questa iniziativa è parte di un piano più ampio per combattere il caporalato e il lavoro irregolare, con l’istituzione di un sistema informativo per mettere in relazione le banche dati dei vari ministeri e istituzioni coinvolte.
Le sanzioni comminate ammontano a 1,686 milioni di euro, con 128 attività imprenditoriali sospese e multe per un totale di 250800 euro. Inoltre, 171 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria per attività di rilevanza penale, e 157 responsabili aziendali sono stati denunciati per violazioni delle normative sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono stati emessi due provvedimenti di sequestro e 382 prescrizioni, e 10 persone sono state contestate per reati di caporalato.
Calderone ha ribadito che l’impegno del governo è volto a impedire che si ripetano fatti gravi come quelli accaduti a Latina. Ha inoltre sottolineato l’importanza di investire in azioni di contrasto, prevenzione e nella cultura della sicurezza, evidenziando gli stanziamenti Inail nel bilancio di previsione 2024 come esempio di allocazione consapevole delle risorse per prevenire gli infortuni sul lavoro.