Rivoluzione nel trasporto merci in Umbria: analisi, trend e sfide

Gasparri

Negli ultimi anni, il settore del trasporto merci e della logistica in Umbria ha subito profonde trasformazioni. Secondo un’indagine condotta da CNA Umbria in collaborazione con il centro studi Sintesi, l’ultimo quinquennio ha evidenziato una riduzione del numero di imprese accompagnata da una loro crescita dimensionale e un costante spostamento verso i servizi logistici. Questi cambiamenti riflettono le sfide della transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione, oltre a vecchie criticità come la carenza di autisti.

“La nostra indagine mostra chiaramente alcune tendenze”, afferma Marina Gasparri, responsabile regionale di CNA Trasporti. “Il numero di imprese è diminuito del 7% negli ultimi cinque anni, passando da 1.957 nel 2019 a 1.813 nel 2023. Questo calo ha colpito principalmente il trasporto merci, che è sceso dell’8%, mentre le imprese logistiche sono aumentate dell’1%. Nonostante ciò, il trasporto merci rappresenta ancora l’89% del settore, ma la crescita dei servizi logistici è evidente anche in Umbria, in linea con i trend nazionali”.

Un altro aspetto significativo riguarda l’occupazione nel settore. “Nonostante la diminuzione delle imprese, l’occupazione è cresciuta del 12% tra il 2019 e il 2023, superando la media regionale del 6,6%“, continua Gasparri. “Questo aumento ha interessato sia le imprese di trasporto (+11%) sia quelle di logistica (+13%). Nel contempo, la dimensione media delle imprese è aumentata, con una diminuzione delle microimprese del 10% e un incremento del 14% delle imprese con 10-49 dipendenti e del 33% delle medio-grandi imprese”.

Gasparri conclude sintetizzando i risultati dell’indagine: “Il numero di imprese è diminuito, ma sono più strutturate e c’è uno spostamento verso i servizi logistici”.

Mentre il settore evolve, le imprese devono affrontare un contesto internazionale complesso, segnato da conflitti e problemi persistenti come la concorrenza sleale, infrastrutture viarie critiche, costi di gestione in aumento e prezzi del carburante volatili. Le micro-imprese, in particolare, faticano a trasferire i costi ai committenti. Inoltre, la carenza di autisti rappresenta un serio ostacolo alla crescita, secondo Giuliano Ceneri, responsabile regionale CNA della legislazione del lavoro, che sottolinea l’importanza della gestione del personale viaggiante come fattore competitivo.

Le nuove sfide includono la transizione verso la sostenibilità. “Le imprese devono ripensare il parco mezzi per adottare sistemi di alimentazione a basso impatto ambientale, affrontando ingenti investimenti senza certezza sui risultati“, spiega Marcello Volpi, presidente regionale di CNA Trasporti. “L’elettrico, i bio-carburanti, i carburanti sintetici e l’idrogeno sono soluzioni potenziali, ma il settore dovrà ristrutturarsi per affrontare costi sempre crescenti. Anche l’intelligenza artificiale potrebbe giocare un ruolo cruciale nell’organizzazione dei servizi di trasporto e logistica.”.

Marina Gasparri conclude sottolineando l’importanza di politiche di sostegno nazionali e regionali, contributi per affrontare l’aumento dei costi, e un impegno comune per risolvere la carenza di autisti e migliorare le infrastrutture stradali.

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