Questa mattina, più di 3000 agricoltori umbri, accompagnati dai loro trattori, si sono riuniti in piazza Italia a Perugia, partendo da piazza Partigiani in una pacifica manifestazione organizzata dalla Coldiretti Umbria. Il principale obiettivo della mobilitazione era ottenere risposte immediate e concrete riguardo alla gestione dei cinghiali, nonché affrontare altre priorità urgenti come la semplificazione amministrativa e il potenziamento della filiera zootecnica e dell’agricoltura sociale.
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha preso la parola tra i manifestanti annunciando l’approvazione del Piano straordinario per la gestione e il contenimento dei cinghiali, così come del Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento, sotto la supervisione del Commissario straordinario alla PSA. Inoltre, sono stati annunciati provvedimenti significativi per semplificare le procedure amministrative, potenziare la filiera zootecnica e attuare il Regolamento della Legge sull’agricoltura sociale. Anche l’assessore regionale all’agricoltura, Roberto Morroni, ha garantito il supporto alle richieste avanzate dalla Coldiretti, frutto di proposte concrete elaborate nel corso degli ultimi mesi.
Gli agricoltori hanno espresso il loro dissenso in modo pacifico attraverso slogan eloquenti come “Città e campagna unite contro i cinghiali“, “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono“, e “Stop Burocrazia, vogliamo lavorare“. Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria, ha sottolineato l’importanza di affrontare non solo le sfide economiche ma anche quelle ambientali, di salute pubblica e di sicurezza derivanti dalla presenza e proliferazione dei cinghiali, stimati in circa 150mila esemplari nella regione.
Mario Rossi, direttore regionale Coldiretti, ha ribadito l’urgente necessità di proteggere le coltivazioni e gli allevamenti dall’invasione dei cinghiali, responsabili di danni milionari annuali e potenziali veicoli di diffusione della peste suina africana nelle campagne umbre.
La mobilitazione di oggi rappresenta solo una delle tappe di una protesta nazionale contro il problema dei cinghiali, evidenziando la gravità della situazione in Umbria e l’unità tra agricoltori e cittadini nella richiesta di interventi efficaci e tempestivi per proteggere il settore primario regionale e rilanciare la competitività economica dell’intera collettività.