Ormai più di un quarto delle attività di acconciatura ed estetica in Italia sono abusive. Il valore più alto tra i vari settori, ben al di sopra del tasso medio nazionale, che si ferma sotto al 15%..
Cna e Confartigianato hanno avviato una campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica, con il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L’abusivismo in questi settori è stato aggravato dalle conseguenze del Covid 19, che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.
Spiegano le presidenti nazionali di Cna e Confartigianato Estetiste, Perlita Vallasciani e Stefania Baiolin:i “Questa importante iniziativa è nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute”.
Dello stesso avviso i presidenti nazionali di Confartigianato e Cna Acconciatori, Tiziana Chiorboli e Gianni Bassoli, che sottolineano come “la campagna di sensibilizzazione mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese”.
“La concessione del patrocinio da parte del ministero è motivo di grande onore per noi – spiega Massimiliano Peri, presidente nazionale Cna Unione Benessere e Sanità – rappresenta un importante riconoscimento al lavoro che le nostre associazioni stanno conducendo su questo tema a livello nazionale e territoriale”. Gli fa eco la presidente di Confartigianato Benessere Tiziana Chiorboli: “Una battaglia che richiede uno sforzo straordinario e congiunto nella lotta al dilagare di un fenomeno inaccettabile che danneggia cittadini, lavoratori e imprese”
Le due associazioni continueranno a sviluppare sinergie per contrastare questa piaga, con l’auspicio di una sempre maggiore collaborazione fra associazioni di rappresentanza e istituzioni al fine di ottenere risultati significativi in termini di riduzione dell’abusivismo in settori particolarmente esposti come quelli dell’estetica e dell’acconciatura, a vantaggio del benessere collettivo e a tutela delle imprese che operano nella legalità.