La mostra Racconti (In)visibili e la Comunità del Tartufo in Italia: un evento internazionale a Parigi

Mostra a Parigi

Le Città del Tartufo e la Comunità della cerca e cavatura del tartufo in Italia hanno partecipato a Parigi, presso la Galerie Joseph, all’inaugurazione della mostra “Racconti (In)visibili”. Questo progetto espositivo, promosso dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e supportato a livello internazionale dal ministero della Cultura italiano, ha visto la collaborazione della Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane. All’evento conclusivo della mostra hanno partecipato, tra gli altri, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Antonio Calbi e l’ambasciatore italiano presso l’UNESCO Liborio Stellino. Entrambi si sono intrattenuti a lungo con il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo (ANCT) Michele Boscagli e il direttore di ANCT Antonella Brancadoro, esprimendo grande apprezzamento per il valore della cerca e cavatura del tartufo e per l’installazione immersiva del bosco del tartufo realizzata dall’artista Luca Ruzza e il suo team.

L’esposizione: un dialogo tra arte contemporanea e patrimonio immateriale

La mostra presenta le opere di 15 artisti contemporanei italiani, che dialogano con una sezione audiovisiva curata da Stefania Baldinotti. Questa sezione include un allestimento antologico della filmografia etnografica del regista etnomusicologo Francesco De Melis, e l’innovativo “Caleidoscopio del patrimonio Immateriale”, una partitura visiva unica di suoni e immagini. Inoltre, è presente un allestimento immersivo dedicato al docufilm “Memoria di tartufo, una storia nascosta” del regista Remo Schellino.

Un concept partecipativo e immersivo

Il concept della mostra, sviluppato in collaborazione con le comunità patrimoniali della Rete delle Grandi Macchine a Spalla e della Cerca e Cavatura del Tartufo, è suddiviso in aree concettuali dialoganti. Questo approccio mira a rappresentare le principali tematiche del patrimonio immateriale attraverso la cinematografia e la fotografia antropologico-sociale. Il progetto espositivo, ideato dagli exhibition and immersive designers di Openlab Company sotto la direzione di Luca Ruzza, punta a creare una modalità narrativa innovativa di grande impatto emotivo e comunicativo, orientata all’immersività come esperienza di fruizione totale. Un esempio emblematico di questa tipologia di opera è l’installazione dedicata al bosco, che ricrea l’ambiente tipico della cerca e cavatura del tartufo.

Eventi collaterali e celebrazioni

La mostra “Racconti (In)visibili” ha chiuso ieri, mercoledì 12 giugno. In aggiunta, martedì 11 giugno, le Città del Tartufo hanno partecipato alle celebrazioni per i 10 anni dell’iscrizione della vite ad alberello di Pantelleria nella Lista del patrimonio immateriale, presso la sede dell’UNESCO a Parigi.

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