Dimezzata la resa dei ciliegi, l’aiuto dalle biosolutions

ciliegie

In Italia in 50 anni dimezzate le rese produttive dei ciliegi. E le biosolutions possono rappresentare un’opportunità per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e dare risposte alle nuove esigenze del mercato. E’ quanto emerso nel Biosolutions International Congress sul tema “Quali Biosolutions per ciliegie di qualità”, organizzato da Agri2000 Net nel corso di Macfrut, alla presenza di oltre 200 operatori del settore.

“Il ciliegio – la premessa del moderatore Camillo Gardini di Agri2000 Net, coordinatore del Biosolutions International Event – è una coltura di grande interesse a livello mondiale e, dove realizzata con tecniche ottimali, in grado di dare grandi soddisfazioni a tutta la filiera. Il Cile è il paese guida per innovazione e per ritmi di crescita delle superfici, la Turchia è il maggiore produttore storico, l’Italia vuole riconquistare una sua leadership attraverso modifiche nelle tecniche produttive ed organizzative. Le biosolutions, per la crescente domanda di sostenibilità, per l’acuirsi delle problematiche biotiche ed abiotiche e delle richieste del consumatore, possono diventare ‘perno’ fondamentale per impostare linee tecniche innovative capaci di rendere la coltivazione del ciliegio sempre più profittevole per i produttori agricoli del mondo”.

Per Stefano Lugli, fondatore di SL Fruit Service, nel nord Italia occorre puntare sull’alta qualità: frutti di calibro prevalentemente di almeno 28mm, consistenza della polpa superiore a 70 ID, dolcezza non inferiore a 18 °Brix, buon livello di acidità per esaltarne l’aroma. Da qui l’importanza, insieme alla genetica, delle applicazioni di prodotti biosolutions sono fondamentali”.

L’utilizzo delle biosolutions, in particolare dei biostimolanti, categoria di prodotti molto ampia con numerose soluzioni disponibili per il contrasto alle carenze idriche, alla mancanza di ore di freddo, al cracking e alle altre avversità sono la cura ai problemi del Sud per Lorenzo Laghezza di Agrimeca.

Per dare un quadro internazionale del ciliegio a livello internazionale sono intervenuti Carlos Tapia, fondatore e direttore di Avium, maggiore centro di consulenza tecnica del Cile, e Belit Balci direttore di Alara, il maggior produttore di ciliegie della Turchia. In Cile, nonostante la forte crescita degli ultimi anni, ci sono criticità agronomiche e di mercato, a cui le biosolutions possono essere una risposta. In Turchia per frenare il calo delle produzioni, si invocano innovazioni.

E’ stata poi la volta degli interventi per raccontare le biosolutions innovative per il ciliegio, con Fabio Galli di UPL, Silvano Locardi di Bayer, Janine Dahms di Kelpak e Gaetano Bentivenga di Syngenta Biologicals.

“Le biosoluzioni – ha sottolineato Camillo Gardini, ideatore dell’evento e coordinatore del Salone Biosolutions – rappresentano il futuro dell’agricoltura”.

Nuove tecnologie di analisi e biosolutions per una produzione green e sostenibile possono essere una risposta importante, come ha indicato Stefano Lugli. Sempe, però, in un’ottica di mercato.

 

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