L’Uncem (Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani) ha elaborato un documento destinato ai sindaci a tutti i consiglieri e ai candidati alle elezioni amministrative di giugno.
Contiene una serie di proposte, di impegni, punti e opportunità che possono essere inseriti nei programmi in fase di elaborazione e poi utilizzati negli incontri con cittadini e comunità dei territori.
Uno strumento utile per confrontarsi in campagna elettorale sui temi che interessano i piccoli comuni e le aree montane.
Il documento ha un titolo che richiama al film “La Montagna lo fa”, a ricordare come le aree montane debbano essere considerate al pari delle altre zone del territorio nazionale ed europeo.
Cinque gli impegni prospettati:
I Comuni montani, tutti i Candidati e poi gli eletti, si impegnano per:
1. Una politica che promuova il diritto al lavoro e la sua qualità, assicuri la parità dei servizi, realizzi un
significativo riequilibrio dei redditi a favore delle zone montane, rurali, interne del Paese.
2. Una politica di promozione e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, delle foreste e delle
risorse naturali, fondata sulla ricerca di un’elevata qualità della vita.
3. Una democrazia sostanziale e partecipata, in cui le scelte siano libere, i Sindaci valorizzati nelle loro
funzioni e ruolo, in cui sia reale la possibilità della rappresentanza politico-istituzionale di tutte le
aree del territorio montano alpino e appenninico – il 54% del Paese – e in cui l’azione politica sia
riconosciuta da tutti come un servizio reso alla collettività. Un nuovo Patto tra territori, anche urbani
con quelli montani.
4. UnasSocietà che, valorizzando la propria identità, accolga tutte le differenze e promuova una cultura
plurale che non si riduca al solo attuale modello urbano-centrico. I territori sono diversi e insieme
crescono.
5. Un’economia dinamica e solida che sappia valorizzare e promuovere, con spirito cooperativo,
l’iniziativa e lo spirito d’impresa – a partire dal settore agricolo e forestale – delle realtà montane
attraverso una diversificazione legislativa che tenga in considerazione l’alterità delle zone montane.