Variazioni nel mercato globale delle mele: il nuovo scenario dovuto ai dazi iraniani

A seguito della decisione dell’Iran di introdurre dazi sull’esportazione di mele, effettiva dal 20 marzo per un periodo di tre mesi, si prevede un rafforzamento delle tensioni nel mercato internazionale delle mele fresche. Questa mossa, come evidenziato da EastFruit e riportato da Italiafruit, potrebbe avere implicazioni significative, dato che l’Iran è tra i maggiori esportatori di questo frutto a livello globale, posizionandosi al fianco di nazioni come Italia, Cina e Polonia. La temporanea assenza dell’Iran da questo mercato è suscettibile di alterare l’equilibrio dei prezzi globali, incentivando le importazioni da paesi che dispongono ancora di scorte di mele di alta qualità.

Tale scenario ha attirato l’attenzione dei produttori dell’emisfero sud, attualmente all’inizio della stagione di raccolta, così come dei principali attori europei, che si trovano nel pieno della loro campagna di vendita. Durante l’ultimo anno, i principali destinatari delle esportazioni di mele iraniane includono paesi come Iraq, India, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti, con un notevole flusso commerciale anche verso Turkmenistan e Uzbekistan, quest’ultimo con un incremento esponenziale rispetto all’anno precedente.

Il viceministro dello Sviluppo commerciale iraniano, Ahmad Khani Nozari, ha annunciato che il dazio sarà imposto al 35% del valore delle esportazioni, con l’obiettivo di mitigare l’impennata dei prezzi interni e prevenire una carenza di mele nel paese. Questa tassa resterà in vigore fino al termine della stagione di raccolta. La misura riflette la reazione del governo agli elevati prezzi interni e alla scarsità potenziale di mele, nonostante un aumento del 30% nelle esportazioni di mele dall’Iran nel periodo da agosto 2023 a gennaio 2024, durante il quale sono state esportate circa 437.000 tonnellate di mele.

L’introduzione di questo dazio prevede una riduzione significativa delle esportazioni di mele dall’Iran, che si posizionano già in una fascia di prezzo competitiva sul mercato internazionale. Ciò comporterà un aumento dei costi di esportazione per chilogrammo di mele, potenzialmente rendendo le esportazioni non sostenibili dal punto di vista economico, ad eccezione di quelle di gamma alta, dove la concorrenza estera rimane più serrata. Questa situazione potrebbe stabilizzare i prezzi nel mercato globale delle mele, pur introducendo nuove sfide per gli esportatori iraniani.

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