Nel cuore dell’inverno 2024, il settore ortofrutticolo presso i grandi distributori organizzati (Gdo) inizia a mostrare segni di ripresa, segnando un netto miglioramento rispetto ai risultati di gennaio. Nonostante una contrazione ancora presente, questa tendenza decrescente si attesta ora a -1,6%, marcando una netta ripresa rispetto al calo del -6,1% registrato il mese antecedente. Il merito di questo cambio di rotta è principalmente attribuibile all’aumento dei volumi di vendita delle verdure, che registrano una crescita del +2,7%, in netto recupero dal precedente -4,5%. La frutta continua a soffrire, evidenziando una contrazione del -5,4%, tuttavia in lieve attenuazione rispetto a gennaio. La categoria IV-V Gamma mostra un impatto marginale sul volume totale, con un lievissimo incremento dello 0,1%, ma si nota un significativo miglioramento rispetto al calo del -2,9% di gennaio. Dal punto di vista del valore, i trend rimangono positivi, grazie a un’inflazione che, tuttavia, mostra segni di netta contrazione in febbraio. Lo fa sapere Italiafruit.
Approfondendo, il generale incremento dei prezzi medi, attestandosi al +4,9%, si riduce significativamente rispetto al +11,7% di gennaio. Ciò è principalmente dovuto a un sensibile rallentamento nella crescita dei prezzi delle verdure, che passano da un aumento medio del +16,4% in gennaio a solamente +3,2% in febbraio. Per quanto riguarda la frutta, si osserva una minore pressione inflazionistica, con un incremento dei prezzi del +7% rispetto all’8,8% del mese precedente. Per la categoria IV-V Gamma, i prezzi mostrano un modesto aumento dell’1%, in linea con il trend di gennaio.
La dinamica positiva del Sud Italia emerge chiaramente, con un incremento volumetrico del 5,3%, sebbene il suo impatto sul totale dei volumi nazionali resti limitato (15%). Al contrario, le aree del Nord Est e Centro mostrano cali più marcati, rispettivamente del -3,5% e -3,8%, mentre il Nord Ovest registra una flessione più contenuta del -1,3%.
Dal punto di vista dell’inflazione, il Sud si distingue per le performance superiori, mantenendo i prezzi medi sostanzialmente stabili rispetto al 2023 (+0,5%), in netto contrasto con l’aumento registrato nelle altre aree geografiche. Questa analisi svela una correlazione diretta tra le variazioni di prezzi e i consumi su base geografica.
È importante sottolineare come l’abbassamento dell’inflazione nelle verdure sia evidente soprattutto nel Sud Italia, che rappresenta una fonte principale di approvvigionamento in questo periodo dell’anno. Da febbraio, si è osservato un significativo calo delle quotazioni di diversi prodotti ortofrutticoli provenienti in particolare dalla Sicilia, portando a un ridimensionamento dei prezzi al dettaglio. Pertanto, il Sud, quale zona di produzione chiave per le orticole in questo periodo, beneficia in modo significativo dalla diminuzione dei prezzi alla produzione.