Rosanna Demichele, medicina estetica: “La bellezza è in ognuno di noi. Intervenire contro l’invecchiamento, ma preservando l’unicità dei volti”

DEMICHELE ANNA ROSA

Negli ultimi vent’anni il mondo dei Social ha giocato un ruolo sempre più importante nella diffusione di modelli estetici. La recente novità delle App di fotoritocco, inoltre, ha reso l’imitazione di tali modelli quasi un gioco. Un gioco che, però, in molti casi, si trasforma nel malessere personale di chi non accetta il proprio corpo. Di chi, soprattutto, non accetta che il proprio corpo mostri i segni del tempo.

Per questo il ricorso alla medicina estetica sta diventando un rimedio sempre più ricercato per contrastare l’avanzare degli anni, come spiega la dottoressa Rosanna Demichele:

«Si tratta di un tema molto delicato che coinvolge indistintamente donne e uomini. Ma se da un lato contrastare l’invecchiamento può avere ragioni comprensibili, dall’altro penso che il compito di noi medici debba essere quello di educare le persone a preservare la loro unicità».

È anche per questo che esperti in medicina estetica come la Demichele hanno scelto di operare nel campo dei trattamenti non invasivi, i quali permettono un approccio più consapevole negli interventi.

«Spesso ci sono persone che, chiedendo di intervenire sul viso, vorrebbero recuperare velocemente la loro “bellezza”. A loro spiego che un trattamento progressivo permette un processo più armonioso in grado di rispettare le proporzioni dei lineamenti. Al contrario, un uso eccessivo di botulino, ad esempio, rischia di creare una distorsione della propria immagine».

È da questo punto di vista che la medicina estetica procede di pari passo con una costante riflessione etica:

«La parte del corpo sulla quale si chiede maggiormente di intervenire è il viso. Si tratta della nostra carta di identità, con la quale ci presentiamo agli altri. Stravolgerne i lineamenti significherebbe eliminare di colpo la naturalezza di un’espressione, comprometterne la mimica. Da questo punto di vista la medicina estetica deve puntare al ritocco che restituisca benessere psicologico, mantenendo però l’equilibrio dei tratti».

Migliorare la qualità della pelle, trattamenti utili a recuperare la compattezza della cute. Il tutto con interventi che non comportano ospedalizzazione, anestesia o periodi di convalescenza:

«Considero questi dei vantaggi importanti della medicina estetica non invasiva – commenta la Demichele – Ai miei pazienti dico sempre che è più facile aggiungere che togliere. Un intervento eccessivo, invece che migliorare, rischia di essere irrimediabilmente peggiorativo».

Un rischio che rende fondamentale l’approccio fra medico e paziente:

«La delicatezza del nostro mestiere sta nel far passare un messaggio importante: l’invecchiamento non è un qualcosa da combattere. Lo si può rallentare, certo, ma è importante imparare a conviverci. Sotto questo aspetto ritengo che l’approccio ideale di noi medici con le persone sia quello di dare loro questo tipo di consapevolezza».

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