Il presidente nazionale di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, si è pronunciato sulla crescente crisi nel Mar Rosso, suggerendo una soluzione innovativa per garantire la tempestiva consegna delle merci nei Paesi del Nord Europa. Egli propone l’adozione di un approccio intermodale che integri il settore marittimo con corridoi veloci nei porti italiani e il trasporto terrestre su strada.
Secondo Uggè, è fondamentale superare l’approccio tradizionale basato sulla circumnavigazione di Gibilterra, che richiede dai 7 agli 8 giorni di viaggio. Invece, l’idea è di sfruttare al massimo le capacità dei porti italiani per ridurre i tempi di transito e far arrivare le merci nei Paesi del Nord Europa in soli 3-4 giorni.
Tuttavia, una delle sfide principali che si pongono a questa visione è rappresentata dalle restrizioni sull’autotrasporto introdotte dall’Austria al Brennero. Per superare questo ostacolo, il presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani (Fai) propone la temporanea sospensione dei divieti di circolazione, creando dei corridoi rapidi nei porti italiani per agevolare il trasferimento delle merci dalle navi ai mezzi stradali o ai treni.
Il presidente Uggè ha anche chiesto al governo di sollecitare la Commissione dell’Unione Europea ad eliminare immediatamente tutti gli ostacoli che impediscono il transito nell’arco alpino. Questa mossa, secondo Uggè, è essenziale in un momento di difficoltà come quello attuale nel Mar Rosso e permetterà di garantire il flusso ininterrotto delle merci attraverso modalità alternative.
In conclusione, la proposta di una via intermodale che collega il settore marittimo con l’autotrasporto terrestre rappresenta un’innovativa soluzione per affrontare la crisi del Mar Rosso e accelerare il trasporto delle merci verso i Paesi del Nord Europa. Le sfide esistenti richiedono la collaborazione tra il settore privato e le istituzioni governative, al fine di implementare queste strategie in modo efficace e tempestivo.