La Befana a Terni arriva alla parrocchia di San Giuseppe, con contributo di “Terni col cuore”.

E’ ancora festa. E a ben vedere manca quella più importante per i bambini: la Befana. Arriverà come si confà di notte “con le calze tutte rotte”. Arriverà nell’Oratorio della Parrocchia di san Giuseppe Lavoratore il prossimo 6 gennaio alle 16. L’organizzazione passa per la San Vincenzo de’ Paoli, con il finanziamento dell’associazione Terni Col Cuore.
Saranno circa 200 gli ospiti, bambini e accompagnatori, di diverse nazionalità, giovani famiglie assistite dall’Emporio Bimbi dalla San Vincenzo de’ Paoli, insieme ai benefattori e giovani vincenziani, i volontari dell’Emporio Bimbi, al gruppo di animazione SuperMatti, che vivacizzeranno la festa per l’intero pomeriggio con giochi, una ricca merenda per tutti, in attesa dell’arrivo della Befana che porterà calze e giocattoli ai bambini.
Alla festa hanno dato il loro contributo la Confcommercio e Clown Vip che hanno promosso il progetto “regalo sospeso” nei negozi della città, Luce per Terni.
Una tradizione d’inizio anno, che nello spirito dell’associazione di volontariato San Vincenzo de’ Paoli di Terni, rinnova una piacevole occasione di festa e d’incontro per molte famiglie, per ritrovarsi insieme in allegria cercando di allontanare per un giorno i tanti problemi che vivono le famiglie assistite.
Un’iniziativa di solidarietà che si aggiunge al settimanale impegno costituito dalla distribuzione di generi di prima necessità ed aiuti finanziari. Una solidarietà attiva ed estesa che si alimenta di quell’amore che privilegia gli altri, perché i poveri, i deboli, i bisognosi siano amati e accolti.
«L’Emporio Bimbi – spiega il presidente dell’associazione San Vincenzo de’Paoli di Terni – in sette anni di attività ha aiutato 1200 bambini di 30 nazionalità differenti. Solo nel 2023 ci sono stati circa 200 nuovi inserimenti. Con questa festa e con altre iniziative insieme all’aiuto di tanti volontari, cerchiamo di abbattere i muri delle divisioni che, purtroppo, portano poi alle guerre. Per noi vedere bambini così diversi stare insieme nel gioco e nelle attività è un piccolo successo per gettare semi di Speranza e di Pace».

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