Un’origine che si perde tra storia e mito; citato già dallo storico romano Tacito per un episodio del 207 a.C, durante la battaglia del Metauro tra i Cartaginesi di Asdrubale e i Romani, più recentemente, nel 1969, divenne una delle prime Doc d’Italia. Il Bianchello del Metauro è un vino dal sapore secco, fresco, armonico e gradevole; si presta ad accompagnare con armonia le più varie pietanze, specialmente quelle leggere e delicate, sia di carne che di pesce. Le sue qualità organolettiche rispecchiano le caratteristiche del territorio marchigiano di produzione, sospeso tra mare e colline e costellato da borghi antichi e suggestivi.
E’ in questo contesto che già negli anni ‘30 la famiglia Morelli si dedicava all’agricoltura per poi passare negli anni ‘50 esclusivamente alla viticoltura, recuperando e coltivando vitigni autoctoni e in modo particolare il Bianchello del Metauro. Oggi, giunta alla terza generazione l’azienda agraria guidata da Claudio Morelli è costituita da 18 ettari di vigneto, disseminati dalle coste dell’Adriatico alle colline sulle sponde del fiume Metauro. “I nostri 6 vigneti – spiega con orgoglio Claudio Morelli – sono sparsi in un’ampia zona e questo ovviamente ci impegna dal punto di vista logistico ed organizzativo. Ma in realtà crediamo sia una grande ricchezza per la qualità del prodotto perché ogni vigneto, grazie alle differenti esposizioni al sole e all’influsso delle correnti, produce vini con caratteristiche diverse e peculiari, davvero un unicum nel suo genere. Troviamo il vigneto che si affaccia sull’Adriatico dove i venti di bora, maestrale e tramontana depositano il sale marino mentre il vento caldo ed asciutto di libeccio porta le uve ad una maturazione ottimale. E vigneti che si affacciano sugli Appennini che beneficiano di un clima nevoso d’inverno, estati siccitose, autunni miti e primavere piovose. Tale varietà rispecchia l’eterogeneità e la magnificenza di questo territorio che merita di essere valorizzato e scoperto da tutti. E’ per questo che noi stiamo portando avanti un progetto eno turistico che possa promuovere tutto il territorio e le sue eccellenze”.
Per ottenere il massimo risultato organolettico dalle uve l’azienda agraria utilizza moderne attrezzature e tecniche enologiche avanzate nella vinificazione. “Tutti i processi di lavorazione – osserva Claudio Morelli –avvengono all’interno dell’azienda e seguono i precetti di una cultura enologica avanzata. Per esempio, seguendo le indicazioni del noto enologo Riccardo Cottarella, presidente di Assoenologi, siamo stati i primi nella zona ad aver utilizzato un sistema di criomacerazione, con un impianto criogenico che irrora ghiaccio secco sulle uve”.
La struttura produttiva è composta da una cantina di vinificazione situata a Mondavio, in località Sant’Andrea di Suasa, e da una cantina di affinamento ed imbottigliamento a Fano con uffici e sala degustazione.
Per qualsiasi informazione si può consultare il sito https://www.claudiomorelli.it/
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