Carlo De Filippo: “Nel ristorante Pineta 1903 i piatti della tradizione campana si fondono con la creatività”

Si pranza e si cena seduti sotto un’antica limonaia profumata, nel cuore della Costiera Amalfitana. Da bar storico dismesso, punto di riferimento per molte generazioni, nel 2015 il ristorante Pineta 1903 di Maiori è tornato in vita grazie al progetto gastronomico di Carlo De Filippo. È basato su una visione e un’idea ben precisa: una ristorazione di qualità e soprattutto identitaria del territorio campano e della Costiera Amalfitana, in particolare. Un’esperienza di oltre 30 anni nel mondo dell’hotellerie, gli ha dato la possibilità di conoscere bene le esigenze del turista, italiano e straniero. Pineta 1903 è un ristorante dove i sapori dell’autentica e genuina tradizione campana, in particolare di pesce, si fondono con la creatività degli chef Provino Milo e Gianluca Giordano e l’uso di materie prime ricercate, anche presidi Slow Food. “La costiera amalfitana è l’olimpo della cucina italiana e non solo – sottolinea Carlo De Filippo – Quando ho preso in mano questo importante progetto, ho voluto offrire qualcosa di differente e soprattutto ho inteso non adeguarmi a richieste iconiche ma non conformi al vero made in Italy. Siamo andati, così alla ricerca del passato, perché, quando si tratta di mangiare sano e bene, nel passato ci sono le risposte. Abbiamo fatto rinascere piatti della tradizione gastronomica della costiera amalfitana, di cui si era persa la memoria, modernizzandoli. Come i Birboni, un’antica pasta che i Minoresi, pastai per tradizione, producevano per se stessi con gli scarti della farina che usavano per realizzare la pasta più pregiata destinata alla vendita. Abbiamo cercato un produttore disposto a fornire un grano antico, un mulino disposto a macinare “a pietra” quel grano e un pastificio per trafilare una pasta antica, con quel grano, antico ed integrale. E così sono rinati i Birboni di Minori, immancabili nel nostro menu e cucinati con ricette innovative. Tutti i nostri piatti, infatti, sono trasformati in chiave moderna, con abbinamenti particolari che danno uno “schiaffo” al palato per stupire anche la nonna! Anticipare i tempi, anticipare le domande dei clienti e ascoltarli sono sempre stati i miei comandamenti”.

A caratterizzare il ristorante Pineta 1903 è il pastificio artigianale interno a vista, dove ogni giorno si producono pasta, pane e dolci, compresi i ripieni della pasta. La volontà è restituire prodotti che possano esaltare ancora di più le ricette. Per la pasta sono utilizzate esclusivamente semola di grano duro e farine 100% italiane, trafilata al bronzo, per assicurare una cottura ottimale e l’assorbimento dei condimenti. “Affidarsi ad un ristorante significa andare da uno specialista della gastronomia – precisa Carlo De Filippo – Ci teniamo che al Pineta 1903 tutto sia personalizzato, non puntiamo all’omologazione. Certamente è più difficile, ma chi viene da me deve vivere un’esperienza del palato, legata al territorio. Ad esempio lo “Spaghettone Pineta 1903” è uno speciale spaghetto quadrato: frutto di un errore nella trafila, oggi è la nostra specialità”.

Al Pineta 1903 tutto è ricercato e con quel pizzico di originalità, compreso il menu cartaceo che si sfoglia come fosse un giornale quotidiano. Sette scelte per ogni portata, in base alla stagionalità. Contiene le descrizioni dei piatti, una presentazione della filosofia e anche abbinamenti “cocktail e cibo”, un trend particolarmente in crescita e che Carlo De Filippo non si lascia di certo sfuggire. “Ogni anno proponiamo qualcosa di nuovo in menu, per stare un passo avanti. Chi viene da me deve mettersi seduto e comodo, senza fretta, per vivere al ristorante un’esperienza unica. È la pasta che decide quando è pronta, non possiamo imporre tempi diversi, magari con un precotto, se vogliamo un buon piatto. A mio avviso è il futuro della ristorazione, che farà la differenza”.

Carlo De Filippo è autore del libro autobiografico “Bell’e Buono”, dove racconta il suo rapporto con il cibo fin da ragazzo e la nascita del ristorante Pineta 1903, un sogno diventato realtà insieme alla moglie Mariantonia, prematuramente scomparsa qualche anno fa. Nel titolo è racchiusa tutta la sua filosofia in cucina: “bell’e buono” è un’espressione napoletana sintesi completa di una Cucina – con la C maiuscola – fatta con tutti i crismi. Un piatto non solo buono al palato, realizzato con prodotti di qualità, ma anche bello da vedere e ben presentato dal punto di vista estetico. Ma bell’e buono, in napoletano, significa anche “all’improvviso”, qualcosa di inaspettato. Come i piatti che si scoprono al ristorante Pineta 1903.

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Leggi il comunicato Adnkronos Carlo De Filippo: “Con il libro ‘Bell’e Buono’ racconto la ricetta di una vita vissuta attraverso il cibo”

Visita il Sito: www.ristorantepineta1903.it

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