Un finanziamento non da poco per ridare sicurezza a tutti corsi d’acqua della Regione Sicilia, che vengono “stressati” durante gli sporadici e fortissimi temporali. Insomma, Renato Schifani, il governatore, non vuole sorprese. Il provvedimento viene diviso tra gli interventi urgentissimi ed altri da programmare con minore affanno anche se le relative progettazioni esecutive sono in fase di definizione.
«Il provvedimento – dice il presidente Schifani – si inserisce nella strategia del mio governo per contrastare le conseguenze pericolose per la popolazione di fenomeni meteorologici violenti che hanno colpito e che potrebbero colpire il territorio isolano. La manutenzione degli alvei è, in questo senso, una attività essenziale per una puntale opera di prevenzione del rischio idrogeologico».
Il documento è stato elaborato dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia e annovera una serie di interventi ormai non più rinviabili, risultato di diverse ricognizioni territoriali di polizia idraulica. Il “pacchetto” di circa 40 interventi fa riferimento al “Piano di azione e coesione” e graverà sui fondi Poc.
Sono dodici quelli che possono essere messi già appaltati, per un totale di circa 12 milioni di euro. Nello specifico, nell’Agrigentino, il Canale Mollarella (e due affluenti) a Licata e il fiume San Leone ad Agrigento; in provincia di Caltanissetta, il tratto del fiume Imera nel territorio di Resuttano, del torrente Salacio a Vallelunga e del torrente Belice piano Cucca a Villalba; in provincia di Catania, il torrente Saracena nei territori di Maniace e Bronte; nell’Ennese, il complesso del fiume Dittaino e del torrente Calderari Valguarnera ad Assoro; nel Messinese, il torrente Mazzarrà nei tratti che attraversano i territori di Mazzarrà Sant’Andrea e Terme Vigliatore; nel Ragusano, il fiume Ippari a Vittoria e i fiumi Acate, Cava del bosco, Para Para, Donnaona Gucciardo, Ippari, Irminio, Modica Scicli nei territori di Acate, Modica e Scicli; infine, in provincia di Siracusa, il torrente Risicone a Francofonte.
Gli altri, per ulteriori 47 milioni di euro circa, grazie all’apprezzamento da parte della giunta di governo, possono proseguire il loro iter, dal momento che le relative progettazioni esecutive sono in via di definizione e ormai prossime alla conclusione.