Controlli a raffica in provincia di Perugia e in Umbria contro il caro benzina. Nei primi 15 giorni di agosto, 40 stazioni di rifornimento sono state sottoposte ad accertamenti e in cinque casi sono state rilevate irregolarità. In alcuni casi, contestata la difformità tra prezzo esposto e praticato, in altri la mancata o non corretta esposizione del prezzo. Lo scrive Umbria24.it.
In Italia, complessivamente, sono stati controllati 1.230 distributori di benzina, con 325 irregolarità riscontrate. Le verifiche continuano e si protrarranno anche per i prossimi mesi per accertare che i gestori segnalino in modo esatto i prezzi praticati mediante il portale Osservatorio carburanti. Ed espongano i prezzi anche nei luoghi di esercizio, con appositi cartelloni, unitamente all’indicazione del prezzo medio. Il dato del prezzo medio è determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale ordinaria, mentre è calcolato su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale.
Vengono esaminati anche il corretto funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto. I soggetti che vengono esaminati vengono pre selezionati attraverso un’analisi dei rischi e le posizioni maggiormente rischiose sono successivamente sottoposte a ulteriori approfondimenti, mettendo a sistema il patrimonio informativo che è costituito dalle notizie nell’ambito del controllo economico del territorio, quotidianamente posto in essere per garantire la sicurezza economico-finanziaria del Paese.