Riforma Cartabia Mediazione Civile: Gli organismi privati di mediazione rappresentati dalla UIOM convocati al Ministero della Giustizia

Dott. Salvatore Zambrino

La Riforma del processo civile D.Lgs 149/2022 (Riforma Cartabia) avendo come obiettivo la riduzione del contenzioso civile e la realizzazione di una giustizia partecipata, ha ampliato l’ambito di applicazione dell’Istituto della mediazione civile sia in termini di materia che in termini di incentivi a percorrere la strada dell’accordo rispetto a quella della lite in Tribunale. I principi contenuti nella norma, seppur migliorabili, devono essere attuati mediante un Decreto Ministeriale che andrà a disciplinare anche i requisiti degli Organismi di Mediazione già iscritti.

Il presidente della UIOM, Unione Italiana Organismi di Mediazione, associazione rappresentativa della maggior parte degli Organismi di Mediazione privati, Dott. Salvatore Zambrino, ha ricevuto mandato dai propri iscritti per rappresentare le istanze degli Organismi privati al tavolo che sta scrivendo il nuovo Decreto Ministeriale. La partecipazione al tavolo ha lo scopo di portare l’esperienza di oltre un decennio maturata dai 340 organismi di mediazione privati che gestiscono il 60% dei procedimenti iscritti e che realizzano la maggiore percentuale di accordi di mediazione in rapporto alle istanze presentate. Nel mandato conferito a Zambrino si chiede il riconoscimento dei titoli e e delle qualifiche già acquisite da mediatori, formatori e Organismi salvaguardandone l’esperienza maturata e gli interessi economici, l’introduzione di nuovi criteri ispirati a principi di ragionevolezza e realizzabilità pratica e la previsione di un congruo periodo transitorio nel quale possa realizzarsi l’adeguamento alle nuove regole. Gli Organismi privati rappresentati dalla UIOM vogliono contribuire a scrivere le nuove norme instaurando un dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di realizzare tutti gli obiettivi della Riforma Cartabia e contribuire alla riduzione del contenzioso civile per fare in modo che l’Italia, anche grazie al loro fattivo contributo possa diventare un Paese con una giustizia efficiente, giusta e soprattuto partecipata. Un giustizia efficiente vale punti di PIL e gli Organismi di Mediazione privati sono pronti a fare la propria parte.

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