Caos Superbonus, imprese in piazza a Roma il 21 marzo per chiedere al Governo un passo indietro sullo stop alla cessione del credito. Una protesta, quella delle imprese italiane che rischiano il fallimento, a cui si aggiungeranno lavoratori, professionisti e committenti che si sono visti, con un decreto, cambiare le carte in tavola.
โร con entusiasmo โ annuncia Gabriele Tullio, presidente della Unione Artigiani Italiani โ che martedรฌ 21 sarรฒ presente sulla testa del corteo insieme a tutte le imprese, professionisti e i lavoratori che stanno soffrendo in silenzio di un dramma non provocato da loro che li vede coinvolti, chi con il rischio di fallimento, che getterebbe allโaria anni di sacrifici e chi con un posto di lavoro in pericoloโ.
Come Confederazione Nazionale insieme alla neo costituita Associazione โEsodati del Superbonusโ, composta da migliaia di persone, da nord a sud del Paese, nata spontaneamente a seguito del blocco delle cessioni dei crediti fiscali ed assieme ad una serie di comitati spontanei che sono nati in questi mesi, la UAI ed il resto della cordata cercherร di sensibilizzare le Istituzioni. Provando la strada del dialogo, ma comunque per approdare ad una soluzione in tempi rapidi.
โIl corteo โ spiega Tullio โ regolarmente autorizzato sfilerร in modo composto e ordinato e mi auguro che non ci siano personaggi che con scopi politici cerchino la strumentalizzazione e provocano disordiniโ. L’auspicio รจ che il Governo ascolti le istanze di imprese, professionisti e famiglie.
โPer la prima volta dopo 33 anni di Storia โ dichiara il presidente UAI Regione Lazio, Francesco Michele Abballe โ la Unione Artigiani Italiani, decide di scendere in strada a manifestare a dare supporto alle 40.000 imprese del settore che rischiano il fallimento, Lavori fermi, case sventrate, fatture non saldate, debiti da pagare e crediti che non si incassano. Troppe e Numerose Le testimonianze da chi tra famiglie, imprese e professionisti, รจ rimasto incastrato nel meccanismo della maxi detrazione fiscale per la riqualificazione energetica, tutto lโindotto edile รจ economicamente e psicologicamente distruttoโ.
โCome Unione Artigiani Italiani – aggiunge il dirigente generale Giuseppe Zannetti – chiediamo allโEsecutivo di ponderare le scelte, di ascoltare con attenzione sia le imprese che i lavoratori e dopo un confronto costruttivo operare delle decisioni: il Paese non puรฒ vivere nellโincertezza. Ritengo che in questi momenti sia fondamentale unโiniezione di liquiditร , finanziandola con gli strumenti che si hanno a disposizione e che la necessitร primaria sia quella di scongiurare il rischio di fallimentoโ.