Sicurezza e produttività eccolo il binomia che persegue la Regione Sicilia con il contributo di tre milioni e mezzo di euro. Un bando andrà alla ricerca delle situazioni complesse, che devono essere risolte e non a caso viene chiamato “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”. L’avviso è rivolto ai Comuni dell’Isola e prevede un contributo massimo di 250 mila euro. L’obiettivo è quello di riqualificare i porti pescherecci e potenziare i luoghi di sbarco e la vendita diretta del pescato attraverso, tra i vari interventi possibili, la realizzazione o il ripristino di segnalamenti marittimi luminosi, ormeggi, ancoraggi, videosorveglianza e illuminazione, ma anche punti acqua e arredo urbano.
I lavori dovranno essere conclusi entro quattro mesi, pena la revoca del finanziamento.
«Un provvedimento importante – commenta l’assessore regionale alla Pesca Luca Sammartino – che va incontro alle esigenze dell’intero settore e in particolare alla piccola pesca costiera, per dare maggiore sicurezza agli operatori e rendere più agevole lo smaltimento dei rifiuti marini, piuttosto che degli oli o delle batterie esauste, in linea con le disposizioni normative nazionali, compresa quelle della “Legge SalvaMare”. Ma interviene anche nella riqualificazione dei nostri splendidi piccoli porticcioli per migliorare la qualità dei servizi e, quindi, la vita di chi vive il mare per lavoro».