Ryanair pronta a investire in Italia con 40 nuovi aerei, creando 1500 posti di lavoro diretti. La condizione, però, è che il governo rimuova la cosiddetta addizionale municipale, tassa presente solo in Italia tra i Paesi dell’Unione Europea. Che costa 6,5 euro a passeggero, su una tariffa media dei voli a corto raggio di 40euro.
Un appello alle istituzioni perché questo balzello venga rimosso viene lanciato da Mauro Bolla, Country manager Ryanair. Che evidenzia come questo alteri la competitività rispetto agli altri Paesi. E finisca con il danneggiare il turismo in Italia. Tanto più che, a dispetto del nome, questo introito non supporta i comuni nelle azioni di sostegno al turismo.
Bolla ricorda la posizione di Ryanair rispetto alla tassazione. Anche sulla ecotax, accettata da Ryanair, purché venga applicata in modo equo, anche sui voli a lungo raggio o in connessione, che portano al 50% delle emissioni nell’atmosfera pur rappresentando solo il 6% del traffico.
Ryanair, dal canto suo, sta operando per ridurre le emissioni, con investimenti tecnologici: con 2,1 miliardi di investimenti si è abbattuto del 16% il consumo di carburante e del 40% le emissioni acustiche.