Lo stop alla cessione del credito per i bonus energetici e ristrutturazioni mette a rischio 7 mila posti di lavoro nel comparto costruzioni nelle Marche. Dove le associazioni di categoria regionale lanciano l’allarme per 1.300 imprese del settore e per i cittadini che, di punto in bianco, si vedono privati di un’importante opportunitร economica.
“Decisioni – affermano le associazioni di categoria regionali – prese senza comprendere realmente lโecatombe che queste scelte genereranno per lโintera filiera dellโedilizia e, soprattutto, sottovalutando totalmente le ripercussioni sociali che queste scelte scellerate produrranno. Tutto in nome di un impatto sul debito pubblico ancora prima di averne reale contezza, dato che Istat non si รจ ancora espresso riguardo la classificazione dei crediti fiscali”.
Numerosi studi (Confartigianato, Ance, Cna, Nomisma, Censis etc.) hanno illustrato gli effetti positivi dei bonus edilizi sui bilanci nazionali, dimostrando che il costo effettivo a carico dello Stato รจ pari al 53% e che il 47% dei crediti fiscali rientra allโerario come nuove tasse, IVA e contributi vari.
Per i rappresentanti marchigiani del comparto dellโedilizia e degli impianti “con il DL pubblicato a tarda notte in G.U. arriva un โsentito riconoscimentoโ da parte del Governo al settore delle costruzioni che, sfruttando il suo elevato effetto moltiplicatore โ 1 euro investito nelle costruzioni ne produce 3,5 nellโeconomia e attiva circa 16.000 posti di lavoro โ ha largamente riprovato il ruolo strategico rivestito per traghettare il paese fuori dalla crisi economica innescata dalla pandemia”.
Il Decreto Legge 16 febbraio 2023 n.11, che allโart. 1 vieta la possibilitร alle amministrazioni pubbliche di essere cessionari e chiarisce il tema del “concorso in violazione” del cessionario nel caso in cui abbia svolto con diligenza le procedure di controllo della documentazione. Le disposizioni introdotte dallโart. 2 , invece, prevedono il blocco di qualunque operazione di cessione del credito, fatti salvi glโinterventi per i quali, anteriormente alla data di entrata in vigore della norma, risultino presentati i relativi titoli abilitativi o comunicazione dโinizio lavori e, nel caso del sismabonus acquisti, risulti regolarmente registrato il contratto preliminare o stipulato il rogito di compravendita dell’unitร immobiliare.
Il problema principale risiede nello stop al meccanismo delle cessioni, che secondo le associazioni “rappresenta lo strumento essenziale per far funzionare le misure dโincentivazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio esistente, senza questo si blocca tutto”.
Per questo chiedonno “un dietrofront immediato, altrimenti non raggiungeremo mai gli obiettivi del โFitFor55โ che richiederanno allโItalia di circa 1โ100 mld di euro e che mirano a sostituire le fonti fossili con il vettore elettrico”.
“Decarbonizzare gli edifici residenziali piรน energivori entro il 2050, solo nella nostra regione – ricordano – significa intervenire su 275โ000 edifici (367 633 edifici totali da ISTAT di cui piรน dellโ75% si trova nelle classi energetiche D, E e F) nei prossimi 28 anni”.
Un forte rischio investe, soprattutto, la ricostruzione post sisma 2016, che subirร un inevitabile arresto, e non da meno sarร la situazione degli immobili danneggiati dai recenti eventi sismici che hanno ulteriormente colpito i nostri territori e per i quali non รจ ancora stata prevista alcuna soluzione.
Inoltre, a fronte delle garanzie introdotte dal DL per i cessionari acquirenti โ istituti di credito e intermediari finanziari โ che li solleva, di fatto, dalla responsabilitร solidale “non si comprende la decisione di escludere in partenza gli enti locali dalla possibilitร dโacquisto dei crediti incagliati”.
“Dobbiamo avere risposte immediate e occorre aprire al piรน presto concrete interlocuzioni al fine di individuare unโefficacie via dโuscita da questo disastro”.
Confartigianato Marche, ANCE Marche, Confindustria Marche, CNA Marche, CONFAPI Marche, Legacoop Marche e CLAAI Marche annunciano la mobilitazione della categoria e lโindizione degli Stati generali delle Costruzioni che coinvolgeranno il Governo regionale e i parlamentari eletti nelle Marche.