E’ nel territorio in cui crescono gli ulivi l’identità dell’olio toscano. Lo certifica il progetto GeOEVoapp, promosso dalla Regione Toscana, che ha come finalità lo sviluppo di un metodo innovativo per tracciare la provenienza dell’olio extravergine di oliva tramite le sue componente geochimiche ebiochimiche, tipiche di ogni suolo. Nel primo caso si analizzano terre rare e isotopi dello stronzio, nel secondo la biodiversità batterica.
Due studi condotti separatamente, i cui risultati, combinati tra loro, indicano una strada innovativa per certificare il legame tra un olio e la sua terra.
La ricerca, come riportato da Olionews, è stata condotta su oliveti situati nei territori di Lamole, San Casciano, Greve in Chianti, Impruneta, Pitigliano, Anghiari, Caprese Michelangelo, che hanno origini geologiche diverse.
Una ricerca scientifica che può avere per le aziende toscane anche un risvolto promozionale, consentendo loro di valorizzare le peculiarità del territorio.
