L’avventura industriale di Isa spa comincia nel 1963 con Francesco Rossi, che poco dopo coinvolge nel progetto un giovanissimo Carlo Giulietti che oggi, di fronte a una platea di oltre 700 persone al teatro Lyrick, ha celebrato i sessant’anni di attività e ripercorso le principali fasi di sviluppo dell’azienda perché, come ha ricordato lui stesso, “qualsiasi futuro si costruisce partendo dalle fondamenta di ciò che è stato”.
L’iniziativa, a cui hanno partecipato clienti, importatori e distributori provenienti da tutto il mondo, rappresentanti delle istituzioni e dipendenti, è stata l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività di Isa, specializzata nella refrigerazione professionale e nell’arredamento di locali pubblici. Un evento a cui hanno portato il loro contributo prestigiosi rappresentanti del sistema economico italiano.
Tra i relatori: Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato The European House – Ambrosetti, Niko Romito, chef tre stelle Michelin, Mauro Ferrari, presidente e amministratore delegato BrYet Pharmaceuticals, Stefano Venturi, presidente del Centro di innovazione digitale Cefriel, Andrea Pontremoli, amministratore delegato Dallara Automobili e Brunello Cucinelli, presidente esecutivo Brunello Cucinelli.
Passato, presente e futuro si sono intrecciati negli interventi di Carlo Giulietti, presidente di Isa, che ha aperto la convention, e di Marco Giulietti, amministratore delegato che, insieme al fratello Mirco Giulietti, responsabile dell’attività di ricerca e sviluppo, rappresenta la terza generazione alla guida dell’azienda.
“La nostra prima sede – ha raccontato Carlo Giulietti – era di 65 metri quadri e il nostro mercato iniziale era la nostra Umbria”.
A distanza di 60 anni Isa è un’azienda con oltre 700 dipendenti, circa 130 milioni di fatturato, la sede è di 65 mila metri quadri e i prodotti sono presenti in 115 nazioni. “Capire le tendenze e le evoluzioni della società e del mercato e cercare di anticiparle – ha spiegato Giulietti – è stato il filo conduttore che ci ha guidato durante tutta la nostra crescita: cercavamo di dare risposte prima che il cliente ci ponesse le domande”.
Nel 1963 l’azienda vende macchine e arredi per esercizi commerciali, nel 1966 è già una piccola realtà artigiana produttrice di arredamenti e banchi refrigerati per il settore alimentare e bar. Negli anni Settanta Isa è sul mercato mondiale. Nei primi anni Ottanta comincia per l’azienda umbra la vera fase industriale anche grazie alla partecipazione come fornitore ufficiale ai giochi olimpici di Mosca del 1980. In seguito, i prodotti Isa saranno protagonisti di altre due Olimpiadi: le invernali di Vancouver e i giochi olimpici di Londra.
A metà anni Ottanta Isa, precorrendo i tempi, comincia ad applicare il design al mondo dei beni strumentali avviando una collaborazione con Giugiaro Design dalla quale nasce Diva, una vetrina per gelato artigianale con vetri curvi e apribili e con un computer Commodore 64 inserito nel pannello comandi: Diva è stato il primo prodotto di design firmato Isa. Su questa scia, negli anni successivi, l’azienda si avvale del contributo di affermati architetti come Antonio Citterio, Gae Aulenti, Philip Starck, Claudio Silvestrin, Isao Hosoe, Carlo Colombo.
Negli anni Novanta Isa è tra i primi a capire l’importanza di preoccuparsi delle questioni ambientali e della riduzione dei consumi energetici. Prende avvio Ecology Project, un progetto di sostenibilità ambientale ecocompatibile che prevede la realizzazione di prodotti con una termodinamica efficiente ed equilibrata unita al design moderno e innovativo. La sfida del futuro per Isa è proprio la sostenibilità.
“Abbiamo una visione inclusiva della sostenibilità – spiega Marco Giulietti, amministratore delegato di Isa – che comprende gli aspetti economici, sociali e ambientali. Per questa ragione lavoriamo con grande attenzione alla crescita delle persone anche attraverso una Academy interna che si occupa proprio di offrire ai collaboratori una formazione sotto il profilo delle competenze trasversali. Siamo convinti che le aziende crescono solo se insieme a loro anche le persone crescono. Sul fronte ambientale, da 15 anni Isa realizza espositori con refrigeranti naturali, negli ultimi tempi abbiamo accelerato questo processo e ad oggi tutta la gamma Isa è al cento per cento naturale”.
Negli ultimi vent’anni Isa è cresciuta ulteriormente anche grazie ad acquisizioni esterne. Nel 2000 ha acquisito due aziende: Cof, i cui articoli erano venduti all’inizio dell’attività di Isa, e Tasselli, un’azienda storica nata nel 1946 e presente con una gamma di prodotti per la grande distribuzione organizzata. Nel 2017 è stata inaugurata la nuova sede di Bastia Umbra, una struttura fortemente sostenibile sia a livello ambientale che come organizzazione del modello lavorativo. Proprio qui dal 20 gennaio troverà spazio la Isa Gallery in cui saranno esposti i prodotti più iconici realizzati in questi 60 anni, con l’obiettivo di divulgare la storia della refrigerazione commerciale, dalle prime ghiacciaie agli elementi più moderni e tecnologici.
“Anche se consapevoli che per un’impresa sessant’anni non sono un traguardo e che pure nella nostra organizzazione esistono aspetti da migliorare – ha concluso Carlo Giulietti – siamo molto orgogliosi della strada che abbiamo percorso grazie ai nostri partner, ai nostri clienti, ai nostri collaboratori, ma soprattutto, ai nostri lavoratori che hanno dimostrato di avere a cuore il destino di Isa quanto me e la mia famiglia. Ci ha accomunato il desiderio di portare, tutti insieme, il grande cuore umbro in giro per il mondo. Dimostrare nei cinque continenti, cosa siamo in grado di fare dalle nostre parti quando ci mettiamo in testa una cosa”.
L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, dei Sindaci di Assisi e Bastia Umbra Stefania Proietti e Paola Lungarotti e del vice presidente della Regione Umbria Roberto Morroni.