Nei primi sei mesi del 2022 il sistema delle imprese abruzzese, grazie alla concessione di finanziamenti garantiti dallo Stato durante l’emergenza Covid e cessati alla fine di giugno, ha goduto di una quota di credito migliore del resto dโItalia. Anche se restano ancora molto notevoli le differenze tra quanto percepito dalle micro imprese e quanto invece dalle piรน grandi, ma soprattutto lโincertezza sugli scenari che si aprono con il ritorno alla condizione ordinaria, edย al ruoloย che giocherannoย banche e confidi.
A spiegare lo scenario รจ lo studio realizzato per CNA Abruzzo da Aldo Ronci, su dati Bankitalia,ย relativo al periodo gennaio-giugno: “Considerato che negli ultimi anni gli impieghi bancari sono stati fortemente influenzati dalle cospicue operazioni di cessione dei crediti in sofferenza –ย afferma –ย in questo report abbiamo scelto di procedere allโanalisi degli impieghi vivi, ovveroย quei finanziamenti che le banche concedono ai propri clienti al netto delle sofferenze, che in questo caso sono legate anche allโavvio della restituzione dei prestiti garantiti dallo Stato quasi integralmente”.
I dati in Abruzzo
Ed รจ proprio attorno a questo snodo che va lettoย in controluce il quadro che si presenta in Abruzzo: il rapporto tra impieghi vivi (oltre 10 miliardi e 312 milioni di euro) e i prestiti garantiti (quasi 665 milioni) dice cheย in Abruzzo รจ stato pari al +6,45%, contro una media nazionale del 4%,ย e quindi molto meglio.ย In dettaglio, perรฒ, il trattamento riservato alle imprese di diverse dimensioni si vede guardando i dati degli impieghi vivi totali: se lโaumento delle erogazioni alle piccole imprese tra la fine di dicembre 2021 e la fine di giugno del 2022 รจย statoย di soli 9 milioni (2 miliardi e 329 milioni contro 2 miliardi e 320 milioni), le differenze sono molto piรน nette se il confronto va alle imprese medio-grandi: con 356 milioni in piรน nel primo semestre del 2022 in confronto a dicembre dellโanno prima. Dunque, con un rapporto di uno a quaranta.
Tra le province bene Chieti (225 milioni in piรน), mentre tra i settori le performance migliori sono quelle dei servizi (+172 milioni) e dellโindustria (+126), mentre restano distaccate le costruzioni (+57): settore, questโultimo, alle prese con la difficile gestione dellโemergenza Superbonus. I depositi e il risparmio postale, infine: si registra un aumento di soli 20 milioni, con percentuali leggermente migliori di quella italiana.
CNA alla Regione: applicare i sostegni attraverso i confidi
In questo contesto, il ritorno allโordinarietร nel rapporto tra banche e imprese si presenta denso di incognite, paradossalmente proprio perchรฉ nella nostra regione sโรจ fatto ricorso piรน largo ai fondi garantiti dallo Stato: “Ed รจ per questa ragione – spiega il direttore regionale della CNA, Graziano Di Costanzo – che da mesi,ย conย le altre forze dโimpresa, chiediamo alla Regione di rendere operative le misure previste da una legge del lontano maggio 2021. Norma che prevede, tra le altre, un sostegno specifico alle imprese attraverso i confidi da un milione e 600mila euro: misura che, da sola, potrebbe interessare oltre 700 imprese per piรน di 20 milioni di finanziamenti. Ma di questa norma, diventata di stringente necessitร , non si hannoย piรนย notizie”.