Il vino siciliano vuole uscire dall’Isola: pronti oltre cinque milioni di euro per la internalizzazione della produzione.

E’ stato sempre il suo tallone d’Achille, quello di non aggredire a sufficienza i mercati esteri. Ora la nuova Giunta Regionale della Sicilia ha messo a disposizione delle aziende vitivinicole oltre cinque milioni di euro per avviare campagne atte alla internalizzazione del prodotto.
«Una misura molto attesa da tutto il comparto vitivinicolo della regione – commenta l’assessore Luca Sammartino – che abbiamo sbloccato in tempi record. La grande varietà dell’enologia siciliana rappresenta oggi un altissimo valore aggiunto. Non esiste al mondo una terra del vino dove si vendemmia da luglio a novembre e dove, da Occidente a Oriente, dall’estrema punta a Ovest, Pantelleria, a quella Est, lo stretto di Messina, si concentrano differenti tipologie di coltivazioni. Territori con una straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità e con una forte relazione tra produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio».
Nove i progetti ammessi nella graduatoria “Ocm Vino” di prossima pubblicazione sul sito dell’assessorato e sul portale istituzionale della Regione Siciliana, per un importo complessivo di 5.273.094 euro, pari al 50 per cento della spesa complessiva di progetto.
«È nostra ferma intenzione – conclude Sammartino – continuare a sostenere e promuovere concretamente tutte le produzioni di qualità agroalimentari (Dop, Igp, Biologico) che rappresentano un elemento strategico per la nostra agricoltura».

 

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